Quindicenne ucciso da coetaneo a Mileto: eseguita autopsia, domani i funerali

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Mileto (Vibo Valentia) - E' stata eseguita nel pomeriggio l'autopsia sul corpo del sedicenne Francesco Prestia Lamberti, il ragazzo di 16 anni freddato nella tarda serata di lunedì, con tre colpi di pistola in una campagna della frazione Calabrò di Mileto, nel vibonese da un coetaneo.  L'esame autoptico é stato effettuato, nell'obitorio dell'ospedale di Vibo Valentia, dal medico legale Katiuscia Bisogno. Domani, alle 16, nella Cattedrale di Mileto, avranno luogo i funerali del giovane. Il sindaco, Domenico Antonio Crupi, nella giornata delle esequie, ha proclamato il lutto cittadino disponendo l'esposizione delle bandiere a mezz'asta negli uffici pubblici e la chiusura degli esercizi commerciali dalle 16 alle 18. Questa sera, invece, sempre a Mileto, è stata organizzata una fiaccolata promossa dai parroci del paese. L'idea era stata lanciata già ieri sul profilo Facebook di Francesco da alcuni amici che avevano proposto di organizzare una fiaccolata in segno di vicinanza alla famiglia del ragazzo ucciso, che a luglio avrebbe compiuto 16 anni.

Sul fronte delle indagini, invece, per il 15enne A. P., di San Giovanni di Mileto, accusato del reato di omicidio, fra oggi e domani è attesa l'udienza di convalida del fermo da parte del giudice. A procedere è, nel suo caso, la Procura dei Minori di Catanzaro con i pm Maria Rita Tartaglia e Michele Sessa, mentre la posizione del 19enne D.E., che ieri si è presentato ai Carabinieri spiegando di aver accompagnato con la sua Fiat Punto il 16enne al cospetto del 15enne, è al vaglio della Procura di Vibo Valentia che, per il momento, non ha adottato alcun provvedimento nei confronti del 19enne che si è presentato ieri sera ai carabinieri per rendere dichiarazioni spontanee in merito all'omicidio. Secondo quanto filtrato dal riserbo imposto sulla vicenda, si tratterebbe del ragazzo che ha accompagnato in auto sul luogo del delitto la vittima ed il suo assassino. Ai magistrati avrebbe sostanzialmente confermato la versione fornita dal minorenne. La vicenda, comunque, presenta ancora alcuni lati da chiarire. Il racconto del minorenne non ha convinto del tutto gli inquirenti. La vittima, ad esempio, sarebbe stata trovata con le mani in tasca, circostanza che escluderebbe una colluttazione e per quanto riguarda il movente, gli inquirenti sono indirizzati a far luce sui rapporti che i due minorenni avrebbero avuto con una ragazzina del luogo.

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