Lamezia Terme - E’ incentrato sulla dislessia, uno dei più frequenti Disturbi Specifici dell’Apprendimento, il convegno regionale “Calabria e DSA: Conoscerli per Viverli”, organizzato dall’AID (Associazione Italiana Dislessia) presso il Teatro Grandinetti, dove i numerosi partecipanti all’evento - soprattutto insegnanti e genitori - resteranno impegnati per l’intera giornata. Scopo dell’evento è quello di sensibilizzare e informare rispetto a un problema che, secondo le parole della moderatrice, Daniela Riommi, “mette i ragazzi di fronte a un muro di gomma”, proprio per la mancanza di conoscenze adeguate e diffuse che permettano di affrontarlo.
A portare i saluti della città, che patrocina l’evento, è il Sindaco Mascaro. “Oggi per Lamezia essere al centro della Calabria, come sede di un evento regionale, è importante. Siamo qui per aiutare tutti a superare quel ‘muro di gomma’ ma abbiamo ancora tanta strada davanti. Lamezia deve crescere culturalmente e come senso civico”. Poi aggiunge: “Questa è un’amministrazione che porterà avanti sempre la sua anima sociale. E l’impegno sociale ci dev’essere, non solo da parte di chi amministra ma anche da parte di chi viene amministrato”. Saluti e ringraziamenti anche da parte dell’assessore Nicotera, dell’assessore Roccisano e dell’onorevole Giordano, promotore della legge regionale sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento, che in Calabria garantisce misure dispensative e compensative per chi partecipa a concorsi pubblici ed è interessato da questo tipo di disturbi. Tale provvedimento ha addirittura anticipato l’approvazione della 170, la legge nazionale che ha finalmente sancito i diritti di chi è affetto da DSA. Soprattutto fra i banchi di scuola.
E’ infatti il diritto ad imparare quello che viene ribadito sia dalla coordinatrice regionale AID, Maria Pia Scarfuro, sia dal presidente AID, Franco Botticelli. Ma a gettare luce sulle dinamiche dell’apprendimento e sul modo in cui la scuola può intervenire di fronte ai ragazzi che presentano difficoltà è senza dubbio la relazione di Giacomo Stella, psicologo cognitivista docente all’Università di Modena e Reggio Emilia nonché fondatore dell’AID. Secondo Stella la legge 170 non è stata molto apprezzata dal mondo della scuola italiana, avendo toccato alcuni punti nevralgici inerenti il meccanismo della didattica, come la fase della valutazione. “Bisogna innanzitutto rimuovere dalla mente degli insegnanti l’inconsapevole modello secondo cui a scuola si insegna e a casa si impara - dice Stella, che propone l’utilizzo di nuovi strumenti – libri digitali con sintesi vocale, parole chiave e tabelle per rendere possibile l’apprendimento di chi pur avendo un’intelligenza normale è svantaggiato”.
Giulia De Sensi
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