Blitz Gdf contro criminalità organizzata internazionale, colpite cosche tra Lamezia e Vibo: 75 arresti e 158 indagati - NOMI

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Catanzaro - Dalle prime luci dell’alba oltre 700 finanzieri del Comando Provinciale di Catanzaro e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma, con il supporto dei Reparti del Comando Regionale Calabria, in simultanea con la Polizia Giudiziaria Federale di Berna, stanno eseguendo una imponente operazione internazionale di polizia coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica - D.D.A. di Catanzaro e dall’A.G. elvetica, in un’azione comune contro la ‘ndrangheta e le sue proiezioni, nei confronti di diversi esponenti di affermate e risalenti famiglie della criminalità organizzata calabrese, operanti principalmente nel territorio che collega Lamezia Terme alla provincia di Vibo Valentia. Complessivamente sono indagate 158 persone ed eseguiti sequestri di beni per 169 milioni di euro. L'operazione è stata denominata "Imponimento".

Sono stati arrestati, in contemporanea, in Italia e in Svizzera, 75 soggetti, accusati, a vario titolo, di gravi delitti, fra i quali, associazione mafiosa, associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione ed altri reati, tutti aggravati dalle modalità mafiose. 

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L’operazione è il frutto di anni di intenso lavoro investigativo svolto nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune (Joint Investigation Team) costituita presso Eurojust tra magistratura e forze di polizia dei due Paesi, cui hanno aderito, per l’Italia, la Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro e Reparti della Guardia di Finanza (Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro e S.C.I.C.O. di Roma) e, per la Svizzera, la Procura della Confederazione Elvetica di Berna e la Polizia Giudiziaria Federale di Berna.

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11, al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, alla presenza del Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, del Procuratore Aggiunto Vincenzo Capomolla e dei vertici regionali e dello S.C.I.C.O. della Guardia di Finanza.

I nomi delle persone sottoposte a fermo di indiziato di delitto:

Antonio Anania
Francescantonio Anello
Giovanni Anello
Rocco Anello
Tommaso Anello
Antonio Attisani
Angela Bartucca
Nazareno Bellissimo
Giovanni Bevilacqua
Domenico Bonavota
Domenico Bretti
Vito Bretti
Francesco Caridà
Simone Catanzaro
Antonio Cerra
Vito Chiefari
Domenico Ciconte
Francesco Conidi
Giuseppe Costantino
Domenico Tracolici
Vincenzo Cutullà
Antonio Dastoli
Giuseppe De Luca
Vincenzo De Nisi
Andrea Dominelli
Giovanni Fabiano
Antonio Facciolo
Domenico Fraone
Giuseppe Fruci
Vincenzo Fruci
Angelo Galati
Antonio Luciano Galati
Giuseppe Galati
Marco Galati
Domenico Gallello
Giovanni Giardino
Salvatore Giorgio
Massimo Gugliotta
Ariosto Guzzo
Francesco Iannazzo
Pierdomenico Iannazzo
Domenico Lo Bianco
Francesco Mallamace
Teodoro Mancari
Fiore Francesco Masdea
Giovanni Mastrandrea
Antonio Mazzotta
Giacomo Michienzi
Maurizio Michienzi
Stegano Montauro
Nicola Antonio Monteleone
Francesco Notaris
Francesco Perugino
Rocco Polito
Daniele Prestanicola
Rosario Pugliese
Domenico Rigillo
Pasquale Rondinelli
Vincenzo Rondinelli
Giuseppe Roccella
Filippo Ruggiero
Gaetano Ruscio
Domenico Rutigliano
Francesco Serratore
Emanuele Stillitani
Francesco Antonio Stillitani
Gino Stranges
Antonio Talarico
Francesco Antonio Tedesco
Anconio Mario Tripodi
Domenico Tripodi
Sante Tripodi
Francesco Antonello Trovato
Salvatore Zungri

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