Lamezia, Cassazione annulla con rinvio condanna di Villella: sospesa confisca dei beni

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Lamezia Terme - La sentenza con cui la Corte di Cassazione lo scorso 8 febbraio ha annullato, con rinvio alla Corte di Appello di Catanzaro, la condanna di Antonio Villella a sette anni ed otto mesi di reclusione, per il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa, ha prodotto effetti anche sul decreto di confisca di tutti i beni pronunciato dalla Corte di Appello di Catanzaro. E’ stata disposta, infatti, la sospensione dell’esecuzione della confisca, in attesa di un nuovo giudizio di merito che è stato promosso davanti al giudice della prevenzione, in quanto il nuovo intervento della Cassazione mette in discussione l’esistenza dei presupposti che avevano portato la Corte di Appello a confermare il decreto di confisca pronunciato dal Tribunale Misure di Prevenzione. Villella è stato coinvolto nell'ambito del processo Chimera celebratosi qualche anno fa a carico di numerosi imputati di molteplici reati tra cui quello di associazione a delinquere di stampo mafioso, e in un primo tempo era stato condannato a otto anni di reclusione in quanto ritenuto partecipe al clan Torcasio. 

"La vicenda giudiziaria del Villella si caratterizza per alcune singolarità - fanno notare oggi i legali Francesco Gambardella e Gianluca Careri - Su ricorso della difesa di Villella la Corte di Cassazione aveva annullato la condanna, rinviando alla Corte di Appello di Catanzaro per un nuovo giudizio". La Corte di Appello (presidente Marco Petrini, il magistrato arrestato nell'ambito dell'operazione Genesi, ndr), quale giudice del rinvio, benchè la Corte di Cassazione avesse annullato la sentenza di condanna ritenendola viziata da notevoli criticità, confermò, ugualmente la sentenza di condanna. Da qui il nuovo ricorso in Cassazione, conclusosi, in data 8 febbraio di quest’anno, con una nuova sentenza di annullamento pronunciata dalla Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione. "Poiché nel frattempo era divenuto definitivo il decreto con cui la stessa Corte di Appello aveva confermato il decreto di confisca su tutti i beni riconducibili a Villella - spiegano oggi i legali - si è posto il problema degli effetti dell’annullamento della condanna da parte del giudice di legittimità sulla confisca dei beni". Su ricorso dei legali di Villella che hanno assistito l’imputato in tutte le fasi dei giudizi di merito e legittimità, è stata disposta la sospensione dell’esecuzione della confisca in attesa di un nuovo giudizio.

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