Locri - Il prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino ha disposto "adeguate misure di protezione" nei confronti della dirigenza della squadra di calcio a 5 femminile Sporting Locri. Gli stessi dirigenti saranno sentiti nei prossimi giorni in sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal Prefetto.
”Ringrazio tutti per la vicinanza ed il sostegno, ma la serenità non c'era prima e non c'è ora per cui non torno indietro. Se qualcuno è disposto a rilevare la società la cedo gratis". Così invece il presidente della squadra di calcio a 5 donne Sporting Locri, Ferdinando Armeni, conferma il ritiro della squadra per le minacce subite. "Lo Sporting Locri - ha aggiunto - ha un valore ma sono disposto a cederla a costo zero. Sarei contento se qualcuno la volesse”.
"Vicini alle ragazze di #Locri. Vi vogliamo in campo!". Lo scrive in un tweet il ministro dell' Istruzione Stefania Giannini, in segno di solidarietà con le atlete della squadra di calcio a 5.
REAZIONI
Panico: "Locri non chiuda, giochi altrove”
"Io ho soltanto ascoltato e letto quello che è successo e posso semplicemente dire che si tratta di un fatto sconcertante". Patrizia Panico, di professione calciatrice (è capitano della nazionale femminile), si dice indignata e impressionata per la decisione presa dall'Asd Sporting Locri, la società di calcio femminile a 5 calabrese, che ieri ha annunciato il ritiro dal campionato e la fine delle attività "causa minacce". "E' una cosa gravissima e che desta preoccupazione - commenta la Panico al telefono con l'Ansa - Questo vale per tutta la società civile ma sono dinamiche che diventano ancora più sconcertanti perchè investono un settore che sembrava lontano dal vivere certe dinamiche". 'Sindacalista' del pallone, la Panico invita però "a non restare negli spogliatoi". "La migliore risposta a simili nefandezze - aggiunge - è quella di non mollare e oltre che essere dispiaciuta per quanto successo penso anche alle mie colleghe che escono ancora più penalizzate da questa vicenda, non potendo più fare affidamento sul campionato e sui rimborsi. Io direi loro di non ritirarsi ma di giocare semmai in altre città, dove troverebbero accoglienza e tifo. A parte questo - aggiunge la Panico - mi piacerebbe che la giustizia svolgesse il suo ruolo, perchè tutte queste piccole attività non si possono lasciare alla gestione individuale che poi deve confrontarsi con la criminalità organizzata. Lo Stato deve intervenire". Intanto la capitano delle azzurre si dice pronta ad organizzare una partita "di richiamo, di solidarietà tra le ragazze di Locri e le azzurre. Si, mi piacerebbe che si facesse una partita simbolo tra le giocatrici del calcio a 5 e quelle del calcio a 11: ecco, una partita di calciotto sarebbe lo slogan migliore contro la malavita e la criminalità”.
Solidarietà Lnd: "Locri non si fermi"
La Lega Nazionale Dilettanti esprime "tutta la sua vicinanza alla società Sporting Locri, al suo presidente Ferdinando Armeni ed alle giocatrici, vittime di minacce da parte di ignoti che potrebbero causarne il ritiro dal campionato di Serie A di calcio a 5 femminile". In una nota, il presidente LND Antonio Cosentino, in contatto costante con il presidente della Divisione Calcio a 5 Fabrizio Tonelli e con il presidente del Comitato Regionale Calabria Saverio Mirarchi, "chiede alle autorità competenti di fare luce al più presto sui fatti accaduti e lancia il suo appello a tutto il calcio italiano affinché si stringa al fianco dello Sporting Locri, dei suoi dirigenti e delle sue atlete". "Oggi pomeriggio, insieme al presidente del CR Calabria Mirarchi, farò visita alla società ed alla squadra portando loro l'abbraccio di tutto il nostro movimento - anticipa il n.1 della Lnd - ed incontrerò il sindaco e l'amministrazione comunale di Locri per avere un quadro completo della situazione. Pur comprendendo pienamente lo stato d'animo ed il peso della responsabilità del presidente Armeni, mi auguro che possa desistere dal proposito di ritirare la squadra dal campionato: sarebbe un segnale in grado di dare coraggio a tutti quelli che non vogliono cedere alle minacce ed alla prepotenza".
Tonelli (Calcio a 5): ”Così no!"
"Così no! Ho seguito in questi giorni con il Consiglio la difficile situazione che sta vivendo lo Sporting Locri Società che milita nel Campionato di serie A femminile di calcio a 5 e ripeto, cosi no!": così il presidente della Divisione Calcio a 5 Fabrizio Tonelli che esprime "con forza solidarietà allo Sporting Locri, al suo Presidente, ai suoi dirigenti ed alle sue tesserate e si fa interprete dei numerosi messaggi di solidarietà giunti da tutta Italia ed è a disposizione della Società e delle Istituzioni per ogni iniziativa che permetta la prosecuzione dell’attività".
Tavecchio: "Vergogna, porteremo lì le azzurre"
"Vergogna, porteremo a Locri le azzurre del calcio a cinque per testimoniare la nostra solidarietà". Carlo Tavecchio esprime via Ansa il suo sdegno per le minacce che hanno costretto la società femminile della cittadina calabrese a dare l'addio all'attività agonistica. "Il calcio italiano è unito contro la violenza e contro la vergogna di chi attraverso la minaccia non vuole si faccia sport - prosegue il presidente della Federcalcio. Esprimo massima solidarietà allo Sporting Locri, ai suoi dirigenti e alle sue tesserate, la Figc è al loro fianco. Andremo in Calabria con la Nazionale femminile di Calcio a 5 per testimoniare tutto il nostro sostegno affinché nel meridione d'Italia non si spenga una bella realtà di sport in rosa”.
Bossio e Roccisano: “Quanto accaduto è inaccettabile”
"Quanto è accaduto allo Sporting Locri è inaccettabile. Arrivare a minacciare una squadra di calcio femminile che si sta facendo onore in serie A offrendo di Locri e della Calabria una immagine positiva, fuori cioè dai tradizionali luoghi comuni che circondano la nostra regione, è un fatto grave che ci invita ad un ulteriore sforzo di attenzione e vigilanza". Lo affermano, in una nota congiunta, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio e l'assessore della Regione Calabria Federica Roccisano. "Siamo certe - proseguono - che le forze dell'ordine e della magistratura sapranno fare al più presto piena luce su quanto accaduto per individuare moventi e responsabili di un fatto che assume un forte carattere simbolico. Ad essere minacciate sono giovani donne impegnate nello sport più bello del mondo in una terra difficile. A queste ragazze vogliamo intanto far giungere la nostra vicinanza e solidarietà sia come donne sia come rappresentanti delle istituzioni. Perché la Calabria si liberi finalmente da tutti i condizionamenti criminali, sociali e culturali che costituiscono da sempre il freno più grande al suo sviluppo".
Musella: “Calabria terra senza voce e diritti”
"E' normale che una squadra di calcio chiuda per minacce? Eppure avviene a Locri, che se un tempo è stata culla di civiltà, oggi appare tutt'altro". Lo afferma in una nota Adriana Musella, presidente del Coordinamento nazionale antimafia "Riferimenti". "Forse - prosegue - la Calabria farebbe bene a dichiararsi regione autonoma considerando che è Stato nello Stato, avulsa da qualsiasi regola, una terra dove ciascuno fa quello che vuole e nessuno fiata. Una terra senza voce e senza diritti, ieri come oggi. Ritengo che il popolo servo abbia una grande responsabilità in tutto questo. Ci si vende per bisogno, paura, indifferenza o ignoranza diventando strumenti della mala politica e della criminalità, col risultato di rinunciare allo status di cittadini portatori di diritti e doveri. Ordinaria amministrazione per questa regione ormai abituata a calare il capo e soccombere. La Calabria è fuori da qualsiasi schema che piaccia o meno. Ci auguriamo che la magistratura voglia far luce su quest'ulteriore inquietante episodio che fotografa uno spaccato di società prona alle regole del male e non a quelle del vivere civile”.
Nazionale calcio donne parlamentari: “Attacco vigliacco”
"La nazionale di calcio femminile delle parlamentari esprime solidarietà allo Sporting Locri, squadra di giovani donne che si sta facendo onore in serie A, dove è quinta in classifica. Portare la violenza e le minacce nello sport è di per se un fatto odioso e incivile. Quando poi vengono minacciate con metodi mafiosi giovani donne, che praticano uno sport già oggetto di attacchi sessisti e di pregiudizi, è un atto ancora più vigliacco. Siamo al fianco delle ragazze e della squadra, certe che riprenderanno a breve il loro impegno sportivo e sociale. Forza, ragazze!" Lo dichiarano le componenti della della nazionale di calcio parlamentari.
Sculco: “Sport donne sia incoraggiato non sporcato”
"A tutte le ragazze dello Sporting Locri va il mio abbraccio più sincero per l'attenzione stucchevole e ignominiosa di cui sono state fatte segno, tra l'altro in giornate in cui dovrebbero prevalere i sentimenti del cuore, del dialogo e dell'incontro, come ha sostenuto di recente il vescovo di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva". Lo afferma in una nota la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco. "In Calabria - prosegue - lo sport, specie quello praticato da donne in gamba, andrebbe incoraggiato, sostenuto e promosso, non certo sporcato e condizionato da oscuri messaggi i cui responsabili ci auguriamo possano essere consegnati alla giustizia. Cosi come speriamo che, oltre a ricevere solidarietà, i giornalisti Francesco Mobilio del Quotidiano del Sud, Pietro Comito direttore de LaC e l'avvocato Mauro Talarico di Vibo e l'altro giorno la giornalista Alessia Candito del Corriere della Calabria, possano presto conoscere i nomi e cognomi di chi nell'ombra ordisce intimidazioni ed infausti propositi".
Santelli (FI): "Gesti vili che non rappresentano la comunità locrese"
"Esprimo la massima solidarietà all'Asd Sporting Locri per il vile atto intimidatorio ai danni del presidente della societá, l'ultimo di una serie, che hanno portato la dirigenza a ritirare la squadra dal campionato."È quanto dichiara la deputata calabrese di Forza Italia Jole Santelli."Un gesto che mortifica l'intera Calabria e chi attraverso lo sport si impegna da tempo per il riscatto di un territorio troppo spesso criminalizzato a causa di comportamenti che non rappresentano assolutamente la comunità locrese e su cui è importante fare chiarezza.Alle giocatrici, ai dirigenti e a tutti i sostenitori va la nostra vicinanza e l'invito ad andare avanti perché i sogni di ognuno di noi valgono molto più di vili intimidazioni".
Aiac Calabria: solidarietà allo sporting locri
"L’associazione Italiana Allenatori di Calcio esprime solidarietà alla società Sporting Locri Calcio A5 Femminile per i vili atti di minacce subiti sperando che a breve saranno identificati i responsabili di tali indegne azioni compiute e che si possa ripristinare al più presto la serenità per i dirigenti e l’intera squadra. L’AIAC impegnata da tempo a incentivare il Calcio Femminile, dichiara il proprio sostegno affinché l’attività dello Sporting Locri possa continuare a rappresentare un esempio positivo della Calabria in ambito Nazionale".
Nicolò: gravissimo sintomo malessere civile
"C'è di che rimanere davvero sbigottiti dopo la diffusione della notizia che una squadra di calcio femminile di Locri è stata intimidita in maniera così grave da rinunciare persino a proseguire il campionato". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente del Gruppo consiliare regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò. "Arrivare a forme così gravi di minacce - aggiunge - contro una compagine di ragazze che da oltre un lustro onora lo sport e la Calabria è un gravissimo sintomo di malessere civile che va analizzato e combattuto con determinazione. Intimidire lo Sporting Locri non è questione che possa riguardare la dirigenza di quella società e soltanto le ragazze impegnate nell'attività agonistica, ma è qualcosa che offende e colpisce in fondo il modo di vivere le relazioni sociali, la libertà di ognuno e di tutti. Per tali ragioni, e lo dico in maniera scevra da ogni interesse cosiddetto politico, da cittadino, è necessario riportare nel suo alveo naturale una vicenda che rischia non solo di produrre effetti pericolosi per la sicurezza delle atlete e dei dirigenti, ma ripropone uno scontro di civiltà di cui in Calabria non se ne sente proprio il bisogno". "Mi auguro che chi ha posto in essere tali intimidazioni - conclude Nicolò - rifletta e desista da un disegno, quale esso sia, che alla fine porterà solo ulteriore diffidenza verso la nostra terra, contribuendo così ad accreditare un'immagine della Calabria come regione persa e senza possibilità di redenzione".
I Giovani Democratici di Catanzaro a sostegno dello Sporting Locri
"Apprendiamo con amarezza e sdegno la vicenda che ha coinvolto la società femminile di calcio a 5 dello Sporting Locri. I Giovani Democratici di Catanzaro, da sempre sensibili alle tematiche dello sport e della salvaguardia di tutte le strutture indispensabili al pieno radicamento della cultura sportiva in Calabria, ritengono inammissibile l'atto di ingerenza del potere mafioso, volto ad ostacolare un progetto di belle speranze quale quello rappresentato dalle ragazze dello Sporting. La squadra non deve essere ritirata dal campionato, pertanto offriamo la nostra disponibilità a mediare con gli organi competenti affinché possano essere messi a disposizione gli impianti della nostra città per ospitare le partite casalinghe dello Sporting. Stimolare la collaborazione con gli altri territori potrebbe rivelarsi un colpo deciso agli interessi della 'Ndrangheta, questa volta tristemente riversati nella pacifica cornice del calcio a 5 femminile, fenomeno in costante crescita nella nostra regione. Lo spirito di squadra, l'arma in più da opporre a un avversario temibile, ma tutt'altro che invincibile. Coraggio, ragazze, un altro gol per superare anche questa prova".
Aic, "intimidazioni non fermino sport"
Anche dall'Assocalciatori arriva "piena solidarietà a calciatrici e società" dello Sporting Locri, la squadra di calcio a 5 che rischia di dover chiudere i battenti per le minacce ricevute. "La vicenda sta assumendo in queste ore una piega che speriamo non porti alla concreta chiusura dell'attività agonistica - sottolinea l'Aic in una nota -. Le minacce e le intimidazioni non possono far cedere lo sport e la passione. Esprimendo la nostra piena solidarietà alla società e alle calciatrici, ci auguriamo che l'attività possa continuare se possibile con ancora più entusiasmo di prima. Non vorremmo che la scelta di ritirarsi da parte della società penalizzi ulteriormente le ragazze che chiedono solo di poter giocare".
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