Bancarotta fraudolenta, assolto imprenditore lametino di una società di trasporti

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Lamezia Terme - È stato assolto dalla duplice contestazione di bancarotta fraudolenta un imprenditore lametino. Lo ha stabilito il Tribunale di Lamezia Terme che ha emesso una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. L’amministratore e legale rappresentante di una società di trasporti è stato rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale e segnatamente per avere distratto, dissipato e comunque occultato beni facenti parte del patrimonio sociale e, in particolare, distraeva la somma  per 256.670,06 euro quale corrispettivo di sette fatture e per non avere consegnato parte dei libri e delle scritture contabili, così da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari. Con l’aggravante di aver commesso più fatti tra quelli previsti dall’art. 216 L.F. alla data della dichiarazione di fallimento.

Il Tribunale di Lamezia Terme, sezione penale collegiale, ha pronunciato sentenza assolutoria perché “il fatto non sussiste con riferimento alla bancarotta fraudolenta patrimoniale e con la formula di non doversi procedere per intervenuta prescrizione previa riqualificazione del fatto a lui ascritto nella fattispecie di cui all’art. 217 comma 2 RD n. 267/1942”. L'imprenditore è stato difeso dagli avvocati Domenico Folino e Anna Muraca del foro di Lamezia.

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