Lamezia, la cucina libanese di Angela El Maalouly nell’evento “Sharing is caring” all’Istituto “Einaudi”

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Lamezia Terme - Deliziosi Falafel, Hummus di ceci e di melanzane, spiedini d’agnello, salse agrodolci e tante tante spezie: li troviamo nella cucina libanese di Angela El Maalouly, chef dotata di grande passione e capacità comunicative, ospite dell’Istituto IPSAAR “Einaudi” per l’evento “Sharing is caring”, una due giorni di laboratori e workshop per condividere segreti gastronomici e ingredienti inediti con gli studenti lametini. “Aprire il nostro Istituto alla cucina internazionale è un fatto voluto”, spiega la dirigente Rossana Costantino, perché crediamo che condividere la gastronomia di altri paesi equivalga condividere la loro cultura, cosa per noi molto importante. Siamo una scuola multietnica, i nostri ragazzi appartengono a culture diverse, e il nostro approccio mira a coinvolgere tutti, non solo i ragazzi italiani”.

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Nata in Libano ed ex dipendente delle Nazioni Unite, Angela El Maalouly ha viaggiato in tutto il mondo – Etiopia, Eritrea, Stati Uniti, Belgio – ma dopo la pandemia, che rendendo impossibili gli spostamenti la porta a perdere il lavoro, diventa stanziale e comincia a coltivare la sua passione per la cucina, per ritrovare l’atmosfera domestica del proprio paese d’origine, mai dimenticato. Dapprima lo fa per familiari e amici, poi, visto il successo, comincia a lavorare per la ristorazione e apre una propria fiorente attività di catering, che porta la cucina libanese ad essere conosciuta fuori dai confini nazionali grazia al suo nome. “Ѐ la mia prima esperienza in una scuola, ma è stato bellissimo, e mi piacerebbe molto ripeterla. Soprattutto in un paese come la Calabria”, sottolinea Angela, che ama le nostre grispelle dolci, parla inglese, francese e spagnolo, e non ha fatto fatica a farsi capire dai ragazzi che l’hanno seguita ai fornelli mettendo a frutto anche le proprie competenze linguistiche, con la mediazione della professoressa Rosaria Rossi.

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“Nella nostra cucina, è molto importante il ruolo delle spezie, ma anche della frutta e della frutta secca” spiega decorando di melograno e granella di pistacchio una pietanza tipica, “perché esaltano la mescolanza dei sapori che si incontra in ogni piatto”. Una cucina che risente di influenze turche e francesi, che ama i contrasti, l’agrodolce, il piccante, risultando sempre estremamente gradevole grazia al bilanciamento degli ingredienti. Hanno potuto constatarlo i numerosi ospiti intervenuti al pranzo conclusivo dell’evento – fra cui il sindaco Paolo Mascaro, il presidente di Confcommercio Calabria Pietro Falbo, il presidente della Banca di Credito Cooperativo Sebastiano Barbanti, una rappresentanza del Lions Club di Lamezia Terme, la presidente dell’associazione Caduceo Anna Mancini, la dottoressa Gaetana Ventriglia, già vicecommissario della polizia di Stato, i frati del Convento Cappuccino di Sant’Antonio, il presidente del consiglio d’Istituto Eros Fermino, dirigenti e docenti provenienti da altri istituti e rappresentanti di numerose altre realtà attive sul territorio.

Entusiaste come organizzatrici la dirigente Costantino e la vicedirigente Filice. “Abbiamo in programma in questa fine d’anno numerosissimi eventi”, spiega ancora Rossana Costantino, “Un cooking quiz per il 10 aprile, un concorso di cucina, sala e bar fra il 10 e il 13 a Melfi, un incontro con la Nazionale Italiana Cuochi il 23, e il 19 un convegno con l’associazione internazionale dei metre d’hotel e ristoranti Ihnmar. Abbiamo oggi nel campo della ristorazione una forte discrepanza fra domanda e offerta, soprattutto in Calabria, nel senso che le richieste di lavoro superano l’effettiva disponibilità di personale. Dunque la nostra attività di formazione ha un valore importante, anche nell’aggiornamento rispetto alla cucina internazionale, alle lingue e a temi sensibili come la celiachia e le intolleranze su cui lavoreremo”.  

Giulia De Sensi

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