Lamezia, salgono a sei gli accorpamenti scolastici: attesa per decisione Provincia - Reazioni

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Lamezia Terme - È una vigilia carica di discussione e voci contro quella del Consiglio provinciale già convocato per lunedì per approvare il piano di dimensionamento scolastico, da giorni al centro delle polemiche per gli accorpamenti e le soppressioni di autonomia negli istituti comprensivi e superiori della città. Sebbene ancora siano tecnicamente possibili correzioni e aggiustamenti, si fa strada l'ipotesi su Lamezia Terme di sei accorpamenti (e non più quattro) che coinvolgeranno un totale di 12 scuole. In totale in provincia di Catanzaro, il dimensionamento toccherà 14 istituzioni scolastiche.

L'ultima ipotesi su Lamezia, alla luce del numero degli iscritti in ogni scuola, il piano della Provincia prevede per quanto riguarda gli istituti comprensivi Don Milani con il Perri–Pitagora; Gatti con Manzoni–Augruso e Ic Sant’Eufemia con Borrello–Fiorentino. Sugli istituti superiori, invece, l’Einaudi insieme ai poli dell'Agrario di Savutano e Falerna; il polo tecnologico Rambaldi con l’Ite De Fazio e infine il polo liceale formato dal Campanella e Fiorentino. Intanto, domani è in programma il corteo di protesta organizzato dal comitato genitori di Sant'Eufemia e che si terrà a partire dalle 9.30 per le vie cittadine seguendo il seguente percorso: Via delle Nazioni, Piazza Italia, via Giovanni XXIII, via Dante Alighieri, via Umberto Boccioni e infine rientro in via delle Nazioni sempre davanti scuola.

Reazioni

Pd: “Saremo insieme ai genitori a difendere istituto Sant’Eufemia”

Il Partito Democratico di Lamezia Terme annuncia che sarà al fianco dei genitori, dei bambini e delle loro famiglie alla manifestazione che si svolgerà sabato 14 ottobre per le strade di Sant’Eufemia, organizzata dal comitato genitori dell'istituto comprensivo Sant’Eufemia contro il piano di dimensionamento scolastico che prevede l'accorpamento dell'istituto con altre realtà scolastiche cittadine. Da giorni è iniziata davanti ai cancelli della scuola di Sant'Eufemia l'azione di protesta promossa dal comitato genitori. La loro protesta, per il Pd guidato dal segretario Gennarino Masi: “è il sintomo di un disagio che pervade tutte le scuole e tutti i cittadini. Il piano di riorganizzazione predisposto dalla Provincia è “squilibrato” perchè non tenendo conto delle peculiarità oggettive di ogni territorio arriva al punto di smembrare una realtà come quella dell’I.C. Sant’Eufemia, punto di riferimento di una vasta area che da S. Pietro Lametino arriva fino a Gizzeria e Mortilla. In altre realtà territoriali i sindaci sono in prima linea a difendere le scuole dei loro comuni, invece, l’Amministrazione comunale di Mascaro è assente e non ha le idee chiare sulle potenzialità ed il ruolo che deve svolgere la scuola. Il PD contesta, inoltre, sia alla Regione che alla Provincia l’accettazione supina delle scelte sbagliate operate dal governo Meloni e del taglio che si abbatterà sulla Scuola, unico baluardo rimasto a presidiare i nostri territori calabresi a rischio desertificazione, causata dalla continua emigrazione e dalla denatalità. In particolare, il presidente della Provincia di Catanzaro Mormile ha evitato il confronto con le parti sociali e con le scuole, se non dopo aver confezionato un Piano di dimensionamento frutto di spinte di campanile o di partito mortificando competenze e professionalità. La Provincia ed i consiglieri provinciali hanno redatto un piano squilibrato, clientelare ed in contrasto con il PNRR che non tiene conto dei processi formativi, della dispersione scolastica e delle aree a rischio. Le 14 presidenze che saranno cancellate nella nostra provincia sono un attacco al diritto allo studio e un atto sconsiderato contro la Scuola Pubblica, con il rischio di disperdere un patrimonio culturale fondamentale e di provocare l’ingovernabilità di tanti istituti.

Per il Pd: "il sindaco Mascaro e l’assessore Gargano avrebbero dovuto battersi per difendere tutte le realtà scolastiche della città. Avrebbero dovuto opporsi e non consentire lo smembramento di istituti come l’Istituto Comprensivo di Sant’Eufemia, presidio che va da Gizzeria/Mortilla a San Pietro Lametino, avrebbero dovuto battersi per salvaguardare realtà omogenee, avrebbero dovuto opporsi alla creazione di mega-istituti e lavorare affinché i dirigenti scolastici non vengano messi l’uno contro l’altro. Non possiamo che prendere atto, ancora una volta, che alla città di Lamezia Terme è mancata quella guida autorevole, che avrebbe dovuto difendere la scuola Lametina. Per il Partito Democratico la migliore arma contro l’emarginazione, l’illegalità e gli accorpamenti rimane la diffusione della cultura da realizzare attraverso il potenziamento della scuola pubblica”.

Piccioni: “Nessun obbligo di accorpare istituti sotto mille alunni, scelte politiche Provincia avallate da amministrazione Mascaro”

“Quello che sta accadendo in questi giorni nella nostra città, nella provincia di Catanzaro e in tutta la Calabria sul fronte dell'Istruzione scolastica ha una chiara responsabilità politica: la scelta scellerata del Governo Meloni di tagliare i fondi in un settore che è invece vitale per il presente ed il futuro dei nostri figli e del nostro Paese”. Sulla questione del dimensionamento scolastico, interviene anche il consigliere comunale di Lamezia bene comune, Rosario Piccioni per il quale “Dove erano i parlamentari di centrodestra della nostra Regione quel giorno in cui il Parlamento ha votato la legge di bilancio che ha previsto i tagli i cui effetti devastanti stiamo vedendo in questi giorni? Dove sono oggi e che cosa dicono i parlamentari del centrodestra calabrese che appoggiano il governo Meloni? Dove è e che cosa dice sui tagli che stanno per arrivare nella nostra città l'on. Furgiuele che è l'unico parlamentare della città di Lamezia Terme e che sostiene convintamente il governo Meloni? Ma veniamo al dimensionamento scolastico che più ci interessa da vicino e che riguarda la nostra città: la Provincia di Catanzaro e il Comune di Lamezia Terme dovrebbero avere il buon senso di dire ai cittadini le cose come stanno realmente. Quelle che si andranno a discutere in consiglio provinciale lunedì prossimo non sono scelte “obbligate” dalla legge ma vere e proprie scelte politiche adottate dalla Provincia di Catanzaro e avallate dall’amministrazione Mascaro. Per non fare emergere le proprie chiare responsabilità politiche Provincia e Comune stanno dicendo di avere le mani legate tirando fuori la storia dei numeri: sostengono che per avere l'autonomia scolastica un istituto deve avere almeno 900 iscritti. Nulla di più falso!!! Il dato dei 900 iscritti serve solo a stabilire a livello Provinciale il numero complessivo dei Dirigenti scolastici autorizzati per l'intera Provincia. E se andiamo a guardare la popolazione studentesca complessiva della nostra città che è oltre i 12.000 studenti, applicando il criterio dei 900 alunni per ogni dirigente alla nostra città spetterebbero 14 Dirigenti che infatti sono quelli che attualmente ci sono!!! Invece con la proposta che sta per passare in Provincia prima e in Regione poi, Lamezia scenderebbe da 14 a sole 9 Dirigenze scolastiche! Un dato che certamente è mortificante per Lamezia che ancora una volta ne esce veramente a pezzi.  Basta leggere gli atti ufficiali per dire che le cose non stanno come vorrebbero farci credere. E del resto la stessa Princi, vicepresidente della Regione con delega all'Istruzione, stando a quanto dichiarato dai dirigenti lametini sulla stampa, avrebbe ribadito che “le linee guida regionali, non prevedendo un tetto massimo o minimo, danno alle Province la possibilità di scegliere quali autonomie tutelare sulla base dei bisogni dei territori”. Quindi: nessun “obbligo” numerico, nessun “obbligo” di tutela delle aree disagiate. Come rappresentanti istituzionali abbiamo il dovere, morale e politico, di dire ai cittadini la verità e assumerci le responsabilità delle nostre posizioni e decisioni. Stando agli atti ufficiali emergono chiaramente alcuni dati che è doveroso che i cittadini, le famiglie e le realtà scolastiche della nostra città conoscano: se è vero che le linee guida regionali, sulla base dei tagli disposti dal Governo Meloni, hanno stabilito 14 autonomie scolastiche in meno per la Provincia di Catanzaro, la “distribuzione” dei tagli che hanno portato alla proposta di 7 autonomie in meno per Catanzaro, 5 in meno per Lamezia  e solo 2 rispettivamente in due Comuni dell’hinterland catanzarese è invece una scelta tutta politica dell'amministrazione provinciale di centrodestra a guida Mormile.

"Purtroppo - prosegue - ancora una volta Lamezia paga la debolezza politica ed istituzionale: oggi stiamo toccando con mano cosa vuol dire avere un solo Consigliere Provinciale e soprattutto non avere a capo della Provincia Mascaro che, come noto, ha dovuto cedere il passo all'attuale presidente Mormile preferitogli dal centrodestra. La realtà è che essendo il Consiglio provinciale composto soprattutto da amministratori di piccoli comuni, questi hanno fatto rete sotto la regia del presidente Mormile sulla pelle di Lamezia. Alcune aree della provincia, infatti, sono state letteralmente graziate e a farne le spese è la nostra città. Se ieri in commissione consiliare tanto il consigliere provinciale Mastroianni quanto l’assessore Gargano hanno candidamente ammesso davanti a tutti i consiglieri comunali di avere le “mani legate” di fronte alle indicazioni tassative della Regione, la realtà è un’altra ed è quella messa nero su bianco nelle linee guida regionali. Al paragrafo sui criteri generali per la programmazione della rete scolastica, i principali criteri da adottare indicati dalla Regione non sono quelli numerici – come vorrebbero farci credere consigliere provinciale e amministrazione comunale – ma “densità abitativa, degli sviluppi demografici della popolazione scolastica nel breve periodo e delle caratteristiche del territorio, del disagio socio-economico e della povertà educativa”. Ecco la verità ed è bene che la sappiano le famiglie, i docenti e il personale scolastico, i dirigenti e tutta la città: non esiste nessun obbligo imposto dall’alto di accorpare e, in generale, di far perdere l’autonomia agli istituti scolastici sotto i mille alunni!! Sono chiare scelte politiche, che lunedì prossimo saranno approvate dal consiglio provinciale e che, come emerso ieri in maniera palese, l’amministrazione Mascaro attraverso l’assessore Gargano sottoscrive in toto. Ma c’è di più! Altro che Comune con “le mani legate”. Nel rapporto di concertazione con la regione che alla fine è l'organo che approva il piano regionale, a pagina 11, paragrafo Comuni e Unioni dei Comuni, si legge chiaramente che “i Comuni hanno competenza in materia di istituzione, aggregazione, fusione e soppressione di scuole del I ciclo, in attuazione delle Linee di indirizzo regionali”. Vorremmo sapere: quale proposte sono state messe sul tavolo dall’amministrazione Mascaro rispetto a quanto di sua competenza? Se, come ieri ha pubblicamente dichiarato il consigliere provinciale Mastroianni, il Comune di Gizzeria ha sostenuto la sua scelta di unirsi ai Comuni del litorale tirrenico per quanto riguarda gli istituti scolastici, è legittimo chiedersi: cosa ha fatto l’amministrazione comunale di Lamezia? Se oggi l’Istituto comprensivo di S. Eufemia, perdendo i plessi di Gizzeria, rischia di essere accorpato ad altri istituti, è bene che i cittadini sappiano che non è né frutto del caso né di imposizioni dall’alto, ma frutto dell’immobilismo e della evidente debolezza politica dell’amministrazione Mascaro anche rispetto a Comuni più piccoli dell’hinterland lametino.Con i cittadini abbiamo il dovere di essere chiari: l’attuale disegno di dimensionamento della rete scolastica è il prodotto di scelte politiche del consiglio provinciale che andrà a deliberare nei prossimi giorni e dell’amministrazione Mascaro.  Il dovere di trasparenza vale per tutto, in misura ancora maggiore su un tema come quello della scuola, questione vitale per il presente e il futuro dei nostri figli, delle nuove generazioni e di tutta la società".

Carito (Pd): “Ennesima ingiustizia politica”

“Il piano sembra essere ancora in fase di approvazione ma le voci che corrono non fanno per sperare; infatti, dal prossimo anno scolastico l’Istituto Comprensivo Sant’Eufemia non avrà più la sua autonomia ma verrà accorpato ad un altro istituto scolastico lametino, creando disagi ai dirigenti scolastici, ai docenti e di conseguenza agli alunni”. Sulla questione interviene anche Carito del Pd che osserva come: “il piano di dimensionamento scolastico segue le direttive e i parametri dettati dalla legge di bilancio del 29 dicembre 2022, n.197, art.1, c.557. Il numero delle autonomie riconosciute alla Regione Calabria per l’anno scolastico 2024/25 (Schema di Decreto Interministeriale del MIM del 24/05/2023) è pari a 281, contro le 360 dell’anno precedente. Sono, pertanto, 79 le autonomie da sopprimere che rapportate alla popolazione scolastica ed alla densità abitativa di ciascuna Provincia, Città Metropolitana fotografano il seguente assetto: Provincia Catanzaro 14, Provincia Cosenza 29, Provincia Crotone 8, Provincia Vibo Valentia 11, Città Metropolitana Reggio Calabria 17. Tra gli istituti da sopprimere in provincia di Catanzaro vi è appunto quello di Sant’Eufemia che conta circa 960 alunni iscritti (di cui 600 solo negli edifici in via delle Nazioni e 360 negli altri 3 plessi). Secondo le linee guida della Regione Calabria “le Province nel formulare alla Regione la propria proposta di riorganizzazione della rete scolastica potranno adottare le necessarie compensazioni sulla base dei seguenti criteri: nelle aree scarsamente popolate, nelle aree periferiche e che si caratterizzano per condizioni di particolare isolamento si può tendere a costituire/mantenere autonomie scolastiche con un numero di almeno 600 alunni. nelle aree ad alta densità demografica, in particolare nei comuni capoluogo e nei comuni superiori a 15.000 abitanti, si può tendere a costituire/mantenere autonomie scolastiche con un numero di almeno 1000 alunni”.

Inoltre, nel documento viene specificato che “Le Istituzioni scolastiche partecipano alle conferenze d’ambito indette dalla province ed esprimono un parere obbligatorio ma non vincolante” e che “I Comuni e le Unioni di Comuni hanno competenza in materia di istituzione, aggregazione, fusione e soppressione di scuole del I ciclo, in attuazione delle Linee di indirizzo regionali”. A questo Carito si chiede: “qualcuna delle personalità sopra elencate ha partecipato alle riunioni in cui è stata decisa la soppressione dell’I.C. Sant’Eufemia? Sono state invitate le sigle sindacali, l’amministrazione comunale, il Direttore Generale dell’ufficio scolastico e i Dirigenti scolastici? Qual è la loro posizione in merito? Anche questa volta le decisioni politiche e amministrative che riguardano Sant’Eufemia sono state prese senza tenere conto delle necessità dei residenti e senza possibilità di dialogo tra questi ultimi e le istituzioni. I residenti si aspettano chiarimenti da chi ricopre la carica di consigliere della provincia di Catanzaro e contemporaneamente di consigliere comunale di Lamezia, dal sindaco e da tutti coloro che devono tutelare il diritto allo studio dei nostri figli. Sant’Eufemia non è disposta a subire passivamente l’ennesima ingiustizia politica”.

Pd Gizzeria: "Bisognerebbe rafforzare, piuttosto che impoverire la presenza di presidi culturali"

"La destra che governa Stato, Regione, Provincia e numerosi comuni calabresi propone un dimensionamento scolastico che ha l’immagine di una vera e propria ghigliottina. La nostra società si basa sulle istituzioni scolastiche, e ciò è ancora più importante in quei territori in cui il calo delle nascite, la migrazione e la disoccupazione fanno sentire maggiormente il loro peso: bisognerebbe rafforzare, piuttosto che impoverire la presenza di presidi culturali. Una politica che invece decide di tagliare i fondi e le risorse destinate all’Istruzione è una Politica miope, che porterà inevitabilmente al collasso socio-culturale dei territori, relegando in secondo piano storie, persone e professionalità" è quanto si legge in una nota di Egidio Primavera - segretario Pd Gizzeria.

"Nel quadro del dimensionamento scolastico - continua - gli istituti scolastici vengono considerati solo ed esclusivamente sulla base di numeri che riescono o meno a garantire: gli studenti non possono essere considerati solo elementi da sommare per raggiungere un risultato. La notizia della soppressione dell’Istituto Comprensivo di Sant’Eufemia, così come di altri istituti di Lamezia che verranno accorpati, è una mannaia finemente calcolata che i territori interessati avranno difficoltà a digerire. Dalla perdita della propria autonomia scolastica, accettata passivamente dalle Istituzioni poco più di un decennio fa,  per gli studenti di Gizzeria sarebbe il secondo “spostamento” su altre sedi scolastiche, senza considerare null’altro se non gli interessi di parte politica, trattando ragazzi, famiglie e organico scolastico come mezzi da usare a piacimento e contrastando chiaramente anche con le indicazioni del PNRR riguardo il contrasto alla dispersione scolastica, alle aree critiche e alla riduzione dei divari territoriali".

"Tanti sono gli interrogativi a seguito di questa scelta: che fine faranno i fondi già stanziati? Come si pensa di implementare il trasporto pubblico per i ragazzi? Perché la scelta del taglio è ricaduta su una scuola che conta ben oltre i 900 alunni e che si trova ubicata in un luogo strategico e in espansione? In questa scelta scellerata - aggiunge ancora - le parti sociali non sono state minimamente tenute in considerazione da parte della Provincia, se non a fatti compiuti, con scelte già pronte e impacchettate sulla base dei desiderata campanilistici o aventi bandiera di partito, avallate dal colpevole e inaccettabile silenzio di chi il territorio lametino avrebbe dovuto difenderlo in seno ai consessi regionali ancor prima che provinciali. Dopo i problemi inerenti il ritardo di inizio anno scolastico nella scuola di Mortilla, avremmo sperato che, almeno su questo, l’Amministrazione comunale di Gizzeria, benché non obbligata a farlo, esprimesse comunque una indicazione preferenziale alla provincia qualora la scuola del territorio venisse interessata dal quadro degli accorpamenti, previa discussione in Giunta e comunicandolo poi in seduta di Consiglio Comunale".

"L’amministrazione comunale - conclude  - invece ha preferito trincerarsi nel silenzio, con tanto di invito ad attendere “con serenità” l’esito delle scelte provinciali. Come può un’Amministrazione accettare senza tentennamento un ulteriore spostamento delle proprie sedi scolastiche, già periferiche, senza prestare ascolto alle voci urlate di protesta che provengono dalle famiglie e dall’organico scolastico interessati da queste scelte? A riguardo, come rappresentanti politici e delle istituzioni, il PD di Gizzeria, in concerto con i vertici regionali, è al fianco di tutti coloro che sono interessati in negativo dalla situazione dell’istituto comprensivo di S.Eufemia, criticando nella forma e nei contenuti la proposta di dimensionamento che reputiamo non equilibrata e che tiene conto solo di scelte politiche relegando in subordine la formazione dei ragazzi".

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