Narcotraffico e armi, i legami fino a Germania e Belgio: "Usate tecniche d'indagine all'avanguardia" - Nomi e Video

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Catanzaro - Venticinque misure cautelari emesse dal gip di Catanzaro sulla base della ritenuta sussistenza di una associazione transnazionale finalizzata al traffico di droga con base operativa in provincia di Cosenza (Cassano allo Jonio, Corigliano Calabro e la Sibaritide), ramificata anche in Germania e in Belgio che aveva nelle proprie disponibilità anche diverse armi. Nonché il sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 3,8 milioni di euro. I sigilli della Guardia di Finanza hanno raggiunto 7 società, 4 ditte individuali, 42 terreni, 6 fabbricati, 34 autoveicoli e 7 motoveicoli. E' questo, in sintesi, il bilancio dell'operazione "Gentlemen 2" i cui dettagli sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dal Procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dai vertici nazionali e regionali della Guardia di Finanza.

L’inchiesta della Dda di Catanzaro sulle ramificazioni all’estero dei clan della Sibaritide è partita nel 2020. Un’investigazione svolta dalla “Squadra Investigativa Comune” (Sic) costituita con gli appartenenti al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria/Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro, le Forze di polizia di Germania (Polizeipräsidium di Francoforte sul Meno) e Belgio (Polizia Giudiziaria Federale di Liegi), con le rispettive autorità giudiziarie, e l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust), con i membri italiano, tedesco e belga, e con il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (Dcsa) e dell’Ufficio Europeo di Polizia (Europol).

"L'italia - ha affermato il procuratore Gratteri a margine della conferenza stampa - è ancora una volta capofila in un'indagine internazionale di alto livello investigativo. Per noi il valore di questa indagine è enorme perché abbiamo potuto collaudare sempre più la grande sinergia con la Guardia di finanza che, a livello centrale con lo Scico e qui in Calabria con il nucleo investigativo ei vari reparti, si è interfacciata con grande padronanza delle tecniche di indagine con la polizie di mezza Europa e del Sudmerica. Grazie ai fondi messi a disposizione Eurojust - ha rilevato Gratteri - abbiamo avuto la possibilità di creare delle squadre investigative comuni: i nostri investigatori hanno soggiornato per lunghi periodi in Germania e in Belgio per ascoltare nelle loro sale di intercettazione il contenuto delle conversazioni tra trafficanti".

Nel corso dell'incontro con la stampa è stato riferito anche dell'arresto di un pericoloso latitante di nazionalità greca che era scappato dal carcere di Rebbibia dove stava scontando una condanna definitiva a 27 anni di carcere messa in esecuzione dalla Procura generale di Catanzaro, "per questo motivo - ha spiegato Gratteri - il procuratore Giuseppe Lucantonio ha firmato il mandato di cattura europeo per l'esecuzione di quella custodia cautelare. Inoltre - ha aggiunto - il soggetto deve rispondere alle accuse di traffico di sostanze stupefacenti in altri due procedimenti di cui uno in Italia e un altro in Belgio". Le misure cautelari sono state eseguite con l’impiego di oltre 200 finanzieri e con l’ausilio di unità Antiterrorismo e Pronto Impiego, unità cinofile antidroga e della componente aerea della Guardia di Finanza. Contestualmente l’autorità giudiziaria belga ha disposto l’arresto di 9 persone.

Le investigazioni si sono sviluppate attraverso attività di indagine di tipo tradizionale, consistente in servizi di osservazione e pedinamento, oltre che attività tecniche con intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, sia sul territorio nazionale che in Germania, nonché l’analisi dei risultati dei sistemi di comunicazione criptata utilizzati dagli indagati. In ordine a quest'ultimo aspetto, è stato rimarcata dal procuratore aggiunto Capomolla, "la collaudata capacità della Guardia di Finanza di utilizzare  tecniche di identificazione per individuare chi si cela dietro gli account delle chat di messaggistica su piattaforme criptate". La gravità indiziaria acquisita a livello cautelare ha riguardato, inoltre, la struttura e il modus operandi di un’altra associazione radicata in Corigliano- Rossano, finalizzata al traffico, sul territorio, di sostanze stupefacente, in particolare del tipo marijuana e hashish.

B. M.

Gli indagati

Fiorello Abbruzzese, Nicola Abbruzzese detto “Semiasse”, Davide Aiello, Gianfranco Arcidiacono, Carmelo Bellocco, Salvatore Brandi, Angelo Caravetta, Daniele Caravetta, Claudio Franco Cardamone detto “il bello”, “marine” o “taccagno”, Francesco Pasquale Cimino, Antonio Conocchia, Arcangelo Conocchia detto “”U dottore”, Giuseppe Esposito, Francesco Faillace, Pasquale Forastefano detto “L’animale”, Alessandro Forastefano, Rosario Giovanni Fuoco detto “schmitt”, Nikolaos Liarakos, Francesco Carmine Lombisani, Giuseppe Andrea Mangano, Gino Salvatore Marigliano, Davide Paldino, Giuseppe Carmelo Pellicano, Erminio Pezzi.

Il sequestro eseguito nei confronti di:

Gianfranco Arcidiacono, Giuseppe Esposito, 39 anni, Alessandro Forastefano, Pasquale Forastefano, Rosario Giovanni Fuoco, Erminio Pezzi.

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