Lamezia, il giovane Paolo Giudice porta il logo del Festival Trame alla Maratona di New York

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Lamezia Terme - Porterà oltreoceano un simbolo dell’antimafia ma anche della sua città e del suo territorio il giovane lametino Paolo Giudice, appassionato di corsa che parteciperà il prossimo 5 novembre alla Maratona di New York, una delle manifestazioni sportive più note di tutto il pianeta. Il ragazzo correrà indossando una maglietta customizzata appositamente creata per l’occasione con il logo del Festival Trame e anche di altre tre realtà dell’antimafia appositamente contattate che hanno accettato di essere rappresentate dall’atleta durante la Maratona: la Fondazione Falcone, creata dalla sorella del giudice assassinato Maria, il Movimento Agende Rosse per Paolo Borsellino, fondato dal fratello Salvatore, e infine l’Associazione Libera – nomi e numeri contro le mafie. Lo ha annunciato il presidente della Fondazione Trame Nuccio Iovene nel corso della penultima giornata del Festival presso la sala del Chiostro San Domenico, presentando alla platea il maratoneta.

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“L’idea nasce dalla mia passione per lo sport, in particolare per la corsa”, ha spiegato Giudice, “che mi ha spinto ad iscrivermi a questa Maratona famosa in tutto il mondo, la quale riserva un certo numero d posti ad atleti non professionisti, come me. In tanti trovano un ente benefico per cui correre, e quindi con l’intento di fare qualcosa per la mia città, ma deve ammettere senza eccessive speranze, ho deciso di contattare la Fondazione Trame che ha invece subito manifestato grande interesse per la mia proposta, come le altre tre associazioni antimafia con i cui responsabili ho avuto contatti telefonici e scambi scritti che per me sono stati un’esperienza toccante. I loro loghi sono stati inseriti in un lavoro grafico stampato su cotone che vede al centro a colori la città di New York e sotto delle orme di passi di colore diverso, per significare che come in una maratona la strada della lotta alle mafie si compie un passo alla volta, con costanza, così come ha fatto il Festival Trame che è giunto alla 12esima edizione e ne ha fatti tanti. Ritengo che la corsa sia adatta a rappresentare l’antimafia perché è uno sport senza barriere, una metafora di come si abbattono le disuguaglianze sociali, in cui si parte tutti dallo stesso punto, indipendentemente dalla velocità di ognuno”.

Giulia De Sensi

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