Lamezia Terme - La polizia di Lamezia ha arrestato due 35enni, Giuseppe Buffone e Domenico Palmieri, pregiudicati, ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento è scattato dopo un’attività d’indagine avviata nel novembre dello scorso anno a seguito di un ricovero per stato di coma di un giovane che aveva assunto una dose di sostanza stupefacente. Le indagini hanno consentito di individuare in Buffone e Palmieri i responsabili dell’accaduto.
Le indagini dopo il ricovero in ospedale di un giovane
"Il 5 novembre dell’anno scorso - racconta il primo dirigente Antonio Borelli assieme al suo vice, la dottoressa Lucia Cundari - si è presentato in ospedale una persona in stato di coma dopo aver assunto sostanza stupefacente, ovvero cocaina tagliata male. Da quello che poteva essere un dramma - spiega - è nata un’attività d’indagine sull’utenza del giovane che faceva uso saltuariamente di sostanza stupefacente a seguito della perdita del lavoro. L’attività intercettiva - ha aggiunto - ha permesso di scoprire come il 5 novembre la sostanza tagliata male fosse stata fornita al giovane, così come altre sette/otto volte, da Giuseppe Buffone". Le stesse intercettazioni permettevano poi di scoprire come soprattutto Domenico Palmieri rifornisse numerosi clienti, anche dell'hinterland, di cocaina in maniera periodica e regolare".
I precedenti di Buffone e Palmieri
Borelli ha spiegato come Buffone "ha numerosi precedenti tra cui l’operazione Biancaneve ed il fratello è stato arrestato perché nel suo terreno è stato trovato oltre un chilo di cocaina, parliamo di Pietro Buffone. Domenico Palmieri, invece, era stato arrestato dal nostro Sostituto Serratore nel febbraio dell’anno scorso perché trovato in possesso di 20 grammi di lidocaina. La differenza con la cocaina è minima ma la lidocaina è ritenuta lecita in quanto usata come anestetico ma lui non doveva andare in ospedale o subire un intervento".
Con questi arresti limitata attività spaccio in zona Sambiase e Sant'Eufemia
Abbiamo dimostrato che i due - spiegano poi - rifornisse numerose persone di cocaina quindi riteniamo che sia nella zona di Sambiase che di Sant’Eufemia abbiamo limitato l’attività. Non si tratta di due pusher in quanto trattano 20/30 dosi alla volta e non siamo riusciti ad arrestare altre due persone perché avevano offerto loro 50 dosi di droga da smerciare ma poi, di fatto, l'affare non si è concluso. Si tratta - aggiunge Borelli - di personaggi di grosso livello nell’ambito dello spaccio di droga in quanto inseriti nell’ambiente della criminalità organizzata. Ricordiamo indaggi che Buffone ha delle parentele in zona Sambiase di un certo spessore. Non abbiamo trovato altra droga anche perché questa è gente che non tiene la droga in casa ma in altri terreni. La droga non si tocca. L'attività intercettiva - ha infine spiegato- si è svolta nel periodo natalizio dove maggiore è la richiesta di cocaina per organizzare feste con ordinativi di 15/20 pezzi che possono costare intorno alle 300 euro."
Attività importante, consente bonifica
"Quella di oggi - conclude Borelli - rientra in un'attività di bonifica periodica che ci consente, alla lunga, di avere una città migliore dell’attuale. Ringrazio il sostituto procuratore Santo Melidona e gli ispettori Molinaro e il sostituto commissario Serratore che hanno condotto i due casi con i quali siamo giunti agli arresti di oggi".
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