Ambiente: Bonifica ex area industriale Crotone, “necessario confronto con Governo”

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Crotone - "Le problematiche ambientali a Crotone necessitano di un costante monitoraggio e di un continuo impegno per la tutela dei diritti dei cittadini, un impegno trasversale e collettivo a cui è chiamata tutta la comunità e che riguarda il mondo politico ed istituzionale, quello delle professioni e delle imprese, quello delle associazioni e del terzo settore oltre che, ovviamente, tutta la società civile - affermano in una nota Pino Greco di Fabbrikando l'Avvenire, Filippo Sestito di Arci Crotone e Francesca Travierso del Circolo Ibis Legambiente Crotone. Con riferimento alla bonifica dell'ex area industriale di Crotone, dopo anni di battaglie, confronti e scontri, e grazie all'azione del Prefetto Vincenzo Panico siamo riusciti ad avviare un confronto stabile con l'Eni-Syndial e con le istituzioni coinvolte in questo scenario. A questo confronto si è giunti dopo le audizioni con la Commissione parlamentare sulle Ecomafie e con la Commissione regionale ambiente presieduta da Alfonso Dattolo. Un primo risultato è stato che dopo due visite presso lo stabilimento ex Pertusola sono emersi alcuni elementi di chiarezza: il principale è che l'abbattimento dei capannoni industriali nulla centra con la bonifica del sito, perché rientra nella fase di decommissioning, di smantellamento, e che dunque si potrà parlare di bonifica solo nel momento in cui si interferirà con le matrici del suolo e del sottosuolo.A questo punto è indispensabile giungere ad una interlocuzione con il Governo, ed in particolare con i ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico, in quanto è a livello ministeriale che, attraverso le conferenze dei servizi decisorie, vengono stabilite le linee di bonifica dei territori con i relativi progetti. Riteniamo che il 2014 sia l'anno nel quale avviare la vera discussione sulla bonifica e sulla destinazione d'uso dell'area interessata, ma questo si potrà fare solo attraverso un tavolo di confronto stabile presso i competenti Ministeri. Lo stesso discorso - conclude la nota - vale per le questioni legate alla Strategia energetica nazionale e alle trivellazioni nel mare antistante la nostra costa. E' il Governo che detta le strategie ai grandi player dell'energia e Crotone è assente dai tavoli in cui si decide il destino dell'area. Con riferimento alla questione amianto, le associazioni Legambiente e Fabbrikando l'Avvenire si sono costituite parte civile nel processo che riguarda le morti per mesotelioma. E' paradossale che Crotone non sia inserita nei siti di indirizzo ministeriali per i benefici previdenziali previsti dalla Legge sull'amianto mentre si continua a morire di cancro ai polmoni”.

Antonella Stasi, Vice presidente Regione: “Governo pensi a bonifica Crotone”

''Ci fa piacere leggere le dichiarazioni del Ministero dell'Ambiente, alla luce delle polemiche di queste ore, che tentano di chiarire le preoccupazioni suscitate dall'art 4 del DL Destinazione Italia dichiarando che non é intento del Governo introdurre norme che prevedono condoni tombali. Ma si sbaglia il Ministero a considerare che tutti i siti di interesse nazionale siano uguali. Il 'caso Crotone' é ben diverso da Marghera o da altri SIN dove ancora insistono nell'area aziende produttive e soprattutto il perimetro SIN è interessato da una destinazione industriale. A Crotone la bonifica da fare non si incrocia con alcuna reindustrializzazione dell'area, così come prevede il decreto, bensì con un'ipotesi di riutilizzo che nulla avrà a che fare con l'industria, come meglio specificato negli atti urbanistici comunali. Così com'è scritto l'art.4 del Decreto Destinazione Italia, nel caso del SIN di Crotone, darebbe ulteriore motivo a Syndial ed al Ministero dell'Ambiente di allungare i tempi di risanamento del territorio crotonese o, peggio, di non farlo più, per sempre. Deve essere obiettivo del Ministero individuare i percorsi più idonei per accelerare le bonifiche in Italia, ma deve essere obiettivo del Governo Nazionale soffermarsi anche con più attenzione sui casi particolari come quello di Crotone, perché sbloccare situazioni decennali in cui le bonifiche non si sono fatte è un tema che il Ministero dell'ambiente deve porsi. Bene l'accordo di programma così come già previsto nella precedente normativa ma nessuno sconto rispetto alle risorse che Syndial dovrà destinare a Crotone e soprattutto nessun condono tombale se prima non si avrà la certezza che il territorio sia stato bonificato completamente".

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