Conferenza democratiche Calabria: "Linguaggio volgare verso Bruni dopo dichiarazioni su Occhiuto"

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Reggio Calabria - "La gioiosa macchina da guerra comunicativa del presidente della Regione ci propone una nuova puntata del reality show politico di cui Roberto Occhiuto è protagonista da tre anni, mentre cerca di convincerci di governare la Calabria con risultati positivi senza precedenti. Con il trionfante annuncio della sua ricandidatura, arrivato ieri dal pulpito di Reggio Calabria, è andata in onda l'ennesima narrazione distorta di una regione piegata dai problemi di sempre, sofferente, che arranca sotto il peso di criticità e disservizi, sempre più povera di capitale umano e di risorse". Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale del Partito Democratico Amalia Bruni.

Non tarda ad arrivare la replica di Michele Comito, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale: "Ecco la solita sinistra che infanga la Calabria, che parla perennemente male della nostra regione, che tifa contro, sempre e comunque. Non stupiscono affatto le affermazioni di Amalia Bruni contro il presidente Occhiuto. Da tre anni all'opposizione, la consigliera non ha saputo produrre altro che chilometrici comunicati di insulti per attaccare la nostra Regione e il nostro governatore". Così, in una nota, Michele Comito, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale. "In quello di oggi - aggiunge - definisce la Calabria 'piegata dai problemi di sempre, sofferente, che arranca sotto il peso di criticità e disservizi, sempre più povera di capitale umano e di risorse'. Insomma, l'ottimismo di sinistra di cui hanno bisogno i calabresi per guardare al futuro. Meglio scherzarci sopra. Per il resto, mai una proposta, mai una posizione costruttiva, mai un sussulto di dignità. Facciamo una cosa: Amalia Bruni si ricandidi alla presidenza della Regione e chieda il voto ai cittadini. Vediamo se questa volta riesce a non farsi doppiare".

Per la Conferenza delle democratiche della Calabria: "Le parole di Michele Comito, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, contro la consigliera Amalia Bruni sono un esempio di linguaggio volgare e violento, che non trova giustificazione in alcun confronto politico".

"È inaccettabile - prosegue la nota - che si cerchi di umiliare e delegittimare una rappresentante eletta, ricorrendo a un tono denigratorio e privo di rispetto. La politica dovrebbe essere uno spazio di dialogo e confronto civile, dove anche le differenze di opinione si esprimono con dignità e decoro. Amalia Bruni, da sempre in prima linea per la Calabria, ha il diritto di denunciare le criticità che affliggono la nostra regione. Lo fa con la serietà e l'impegno di chi conosce a fondo le sfide che la Calabria affronta da anni, proprio per proporre soluzioni che non si limitino alla propaganda. Evidenziare i problemi non significa 'infangare' la Calabria, bensì amarla e volerla migliorare". "Un'opposizione costruttiva - sostengono le donne dem - non è quella che sostiene la maggioranza in modo acritico, ma è una voce indispensabile per garantire trasparenza e migliorare le condizioni della nostra regione. Per noi Democratiche della Calabria, il rispetto per ogni rappresentante politico, indipendentemente dall'appartenenza, è alla base di una democrazia sana". "Chi ha davvero a cuore la Calabria - conclude la Conferenza delle democratiche - dovrebbe promuovere un dialogo rispettoso, anziché ridurre il dibattito politico a uno scontro personale. Continueremo a sostenere tutti coloro che, con passione e serietà, lavorano per il bene della Calabria, dei calabresi e delle calabresi".

Centrodestra Regione a Bruni: “Al primo posto interessi Calabria”

"Ci fa piacere che l'annuncio della ricandidatura dell'on. Occhiuto sia stato accolto con grande entusiasmo dai calabresi che vogliono vincere la sfida del cambiamento. Ci dispiace, invece, apprendere che la notizia abbia acuito il disorientamento di alcuni componenti del 'campo largo', al punto che la consigliera Bruni, forse ancora tramortita dalla sonora sconfitta di tre anni or sono, ascrive la 'gioiosa macchina da guerra' comunicativa al presidente della Regione, quand' è noto che la locuzione (diventata celebre nel 1994) identifica l'alleanza di sinistra". Lo affermano, in una nota congiunta, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e i capigruppo del centrodestra. "Nella comunicazione del presidente Occhiuto, al contrario - proseguono - si evince esclusivamente la responsabilità di tutelare gli interessi collettivi. A testa alta, senza complessi di inferiorità e attraverso riforme di sistema che hanno reso, dopo decenni di politiche sbagliate del centrosinistra, protagonista la Calabria in Italia e in Europa". "L'impressione - è scritto nella nota - è che parte dell'opposizione abbia scelto di comunicare, fin dall'inizio della legislatura, un nullismo progettuale contrassegnato dal rifiuto a confrontarsi sulle centinaia di proposte innovative del centrodestra. E che lo faccia o perché condizionati da una grave regressione riformista o perché non dispone di aggiornate analisi per studiare i vari dossier alla luce delle dinamiche economiche e delle accelerate mutazioni tecnologiche del nostro tempo. Non si spiega altrimenti un atteggiamento che insiste nell'errore culturale e politico di enfatizzare ciò che non va, piuttosto che i molteplici successi conseguiti dalla Regione in ogni settore, nonché i punti di forza della Calabria su cui far leva per generare sviluppo e occupazione". "Al governo della Regione, se ne facciamo una ragione Bruni e compagni - concludono Mancuso ed i capigruppo di centrodestra - c'è un presidente dinamico e proattivo, sostenuto da una maggioranza coesa e impegnata a risolvere i problemi. Tutti consapevoli che c'è ancora tanto da fare per rendere la Calabria una regione normale, ma non con gli esercizi di un'opposizione demagogica e sterile, bensì con leggi e provvedimenti amministrativi che aiutino il sistema-regione a essere più attrezzato, più trasparente, più moderno e più competitivo".

 

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