Tropea – Sono cinque i rinvii a giudizio chiesti dal sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Santi Cutroneo, per le persone coinvolte nell’inchiesta sui parcometri ed i parcheggi di Tropea. Si tratta dell’ex sindaco, Adolfo Repice; l'ex assessore Libero Padula; il responsabile dell'area di polizia municipale, Francesco Marciano, e due legali rappresentanti di aziende, Tommaso Panero (Gtt di Torino) e Pasquale Carmelitano (cooperativa Meridiana). La Procura contesta ad Adolfo Repice, 70 anni, quale sindaco di Tropea e segretario generale del Comune di Torino, di aver accettato dalla ditta Gtt la fornitura di 20 parcometri per un importo di 60 mila euro da sistemare a Tropea. L'accusa sostiene che Repice non si sarebbe astenuto nonostante il "conflitto d’interessi" esistente, procurando "un ingiusto vantaggio patrimoniale" alla Gtt di Tommaso Panero, 61 anni, di Torino. Repice, insieme all'ex assessore comunale Libero Padula, 37 anni, avrebbe poi deliberato, senza il parere dell'area finanziaria, e con la "censura dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici", l'affidamento diretto della fornitura dei parcometri alla Gtt. Altro presunto abuso d'ufficio per Repice e Padula riguarda l'affidamento diretto dei parcheggi a pagamento, per un importo di 190 mila euro, alla cooperativa "Meridiana" di Pasquale Carmelitano, 35 anni, di Tropea, pure indagato. Della cooperativa avrebbero fatto parte parenti di consiglieri comunali ed il cugino omonimo dell'assessore Padula. Secondo la Procura, Francesco Marciano, 41 anni, responsabile del comando di Polizia municipale, avrebbe stipulato il contratto con la Meridiana procurandole "un ingiusto vantaggio patrimoniale di rilevante gravità". I fatti contestati risalgono al 2010.
© RIPRODUZIONE RISERVATA