Reggio Calabria – Sono al momento due gli indagati per il rogo doloso alla concessionaria auto Bmw e Mini, “Calabria Motori” a Campo Calabro nel Reggino, avvenuto nel mese di aprile ai danni dell’azienda dell’imprenditore lametino Emanuela Ionà. Si è tenuta oggi, infatti, dinanzi al Gip del Tribunale di Reggio Calabria, l’udienza per il conferimento dell’incarico e il giuramento del perito nell’ambito dell’incidente probatorio, richiesto dall’Ufficio di Procura e disposto per l’estrazione e l’analisi dei dati contenuti nei dispositivi mobili e nelle sim sequestrate agli indagati nel procedimento relativo all’incendio dello scorso 8 aprile.
Il procedimento penale, che vede allo stato indagati due soggetti, riguarda gravi ipotesi di reato, tra cui tentata estorsione e incendio doloso aggravato, commessi in concorso con altre persone allo stato non identificate. L’attività investigativa ha già condotto, nei mesi scorsi, al sequestro di diversi dispositivi elettronici, per i quali il Giudice ha ritenuto necessario procedere con perizia tecnica, finalizzata all’estrazione forense dei dati.
L’accertamento, richiesto dal Pubblico Ministero, è stato ritenuto essenziale per l'individuazione di eventuali ulteriori responsabili. Con ordinanza del Gip è stato quindi disposto di procedere, nelle forme dell’incidente probatorio, all’estrazione, copia e analisi (messaggi, chat, contenuti multimediali, dati in cloud, ecc.) dei dati presenti nei dispositivi sequestrati, stante la rilevanza dell’accertamento rispetto alle imputazioni provvisorie. Il collegio difensivo è composto dall’ avvocato Salvatore Cerra (per la persona offesa Emanuele Ionà) e dagli avvocati Alessandro Torrente ed Ettore Aversano (difensori degli indagati).
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