Lamezia: operazione "Perse", tre arresti - VIDEO

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Lamezia Terme - La Squadra Mobile, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ha eseguito due arresti per due diversi omicidi avvenuti a Lamezia nel 2003/2008 nell’ambito di una sanguinosa faida tra le cosche lametine Giampà e Cerra-Torcasio-Gualtieri e un arresto per concorso in estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa. I due episodi omicidiari di cui uno avvenuto in una strada nel centro di Lamezia e l’altro all’interno di un parcheggio di un supermercato destarono all’epoca dei fatti particolare allarme sociale. L'operazione è denominata "Perse".

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Gli arrestati

Pasqualino Torcasio, 46 anni, titolare del un ristorante-bar-pasticceria Bonsai, ritenuto responsabile di concorso nell'omicidio, aggravato dalla metodologia mafiosa di Giuseppe Torcasio avvenuto il 22/10/2003 a Lamezia. Dalle dichiarazioni autoaccusatorie del collaboratore di giustizia Angelo Torcasio (autore materiale del delitto) è emerso quale mandante del crimine, Pasqualino Torcasio.

Saverio Giampà, 28 anni, attualmente detenuto per altra causa, è ritenuto responsabile di concorso nell'omicidio di Bruno Cittadino, esponente delle cosca contrapposta Cerra-Torcasio-Gualtieri, avvenuto a Lamezia il 31/07/2008. La testimonianza del neo collaboratore di giustizia Giuseppe Catroppa ha permesso di riscontrare anche la responsabilità di Saverio Giampà che aveva avuto il compito di reperire lo scooter rubato con il quale era stato fatto l'agguato.

Manuel Juan Ruiz, 26 anni, è ritenuto responsabile del reato di concorso in estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa nei confronti di un'attività di articoli sportivi di Lamezia Terme.

Dopo le formalità di rito gli arrestati sono stati associati, Saverio Giampà presso la Casa Circondariale di Catanzaro, Pasqualino Torcasio presso la casa circondariale di Cosenza e Ruiz, invece, è stato accompagnato presso il suo domicilio, tutti a disposizione dell’A.G.

L'omicidio è stato originato da una vendetta personale non legata a questioni di 'ndrangheta ma messa in atto da affiliati alle cosche della città, uno dei delitti per i quali la squadra mobile di Catanzaro ha arrestato il presunto mandante insieme ad altre due persone. Si tratta di Pasquale Torcasio, titolare del noto ristorante cittadino Bonsai e di un bar-pasticceria. L'uomo è accusato di essere il mandante dell'omicidio di Giuseppe Torcasio, ucciso il 22 ottobre 2003 all'interno del parcheggio di un supermercato, davanti a decine di persone. A parlare delle responsabilità di Pasqualino Torcasio, che non è legato a cosche della 'ndrangheta lametina, è stato il cugino Angelo Torcasio, un affiliato che poi ha deciso di collaborare con la Direzione distrettuale antimafia autoaccusandosi di essere l'autore materiale del delitto. Pasqualino Torcasio, secondo l'accusa, approfittando della parentela con un affiliato, gli avrebbe chiesto di uccidere Giuseppe Torcasio perché autore dell'omicidio di Antonio Torcasio, fratello del ristoratore, avvenuto nel 1994. Per quel delitto Giuseppe Torcasio fu arrestato il giorno stesso del fatto e poi condannato, grazie alla concessione del beneficio della seminfermità mentale, ad otto anni di reclusione, pena che aveva finito di scontare un anno prima di essere ucciso a sua volta. Un altro arrestato è Saverio Giampà, accusato di avere avuto un ruolo nel delitto di Bruno Cittadino, ucciso il 31 luglio 2008 nel centro di Lamezia Terme, davanti alle onoranze funebri di cui la vittima era dipendente. Il terzo arrestato, Ruiz, infine, sarebbe accusato solo di estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa nei confronti di un commerciante.

piantina-omicidio_torcasio.jpgIl disegno fatto da Angelo Torcasio per illustrare l'omicidio di Giuseppe Torcasio detto "Ciucciaro"

 

 

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