Lamezia, operazione Chimera: dopo nove anni assolto dall'accusa di associazione mafiosa

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Lamezia Terme - Assolto con la formula "per non aver commesso il fatto" dall'accusa di associazione mafiosa a nove anni dall'inizio del procedimento penale. La vicenda ha al centro Antonio Villella, tratto in arresto nel 2015 nell’ambito dell’operazione “Chimera”, insieme ad oltre sessanta persone, tutte coinvolte per varie ipotesi di reati di mafia. In particolare a Villella veniva contestato di essere partecipe dell’associazione a delinquere di stampo mafioso denominata “Cerra, Torcasio Gualtieri”e per tale ragione era stato condannato, in primo grado, alla pena di sette anni e otto mesi di reclusione. Con la stessa sentenza furono pronunciate altre trentacinque condanne in abbreviato ed altre venti all’esito del giudizio ordinario, sempre per delitti di mafia.

Tale sentenza di condanna, confermata dalla Corte di Appello di Catanzaro, fu annullata una prima volta dalla Corte di Cassazione, con rinvio per un nuovo giudizio alla Corte di Appello di Catanzaro. La Corte di Appello di Catanzaro, quale giudice del rinvio, nonostante la Corte di Cassazione avesse ritenuto illegittima la condanna del Villella, confermò ugualmente la sentenza di condanna, così come inflitta dal giudice di primo grado. Da qui un nuovo ricorso in Cassazione da parte dei difensori, gli avvocati Francesco Gambardella e Gianluca Careri, conclusosi a gennaio 2020, con la pronuncia di una seconda sentenza di annullamento, con l’ennesimo rinvio, per un nuovo giudizio, alla Corte di Appello di Catanzaro. Si è quindi svolto l’ennesimo giudizio di appello durante il quale il Procuratore Generale della Corte di Appello ha chiesto ed ottenuto l’acquisizione di numerose sentenze pronunciate nell’ambito di altri processi, al fine di motivare la finale richiesta di conferma della condanna di Villella, così come inflitta dal giudice di primo grado. Dopo la discussione dei difensori ieri, nella tarda serata, dopo ben due annullamenti da parte della Corte di Cassazione, si è concluso il processo con una sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto.

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