Reggio Calabria - Il dottor Aldo Barbaro, 84 anni, uno dei più noti medici di Medicina legale, è stato rinvenuto morto a Reggio Calabria dentro la sua auto la scorsa notte parcheggiata sotto la sua abitazione, nel centro storico della città. Collaboratore di numerosi Tribunali e Procure d’Italia, secondo le prime indicazioni, sarebbe deceduto per cause naturali.
Barbaro era un professionista noto e stimato nell’ambito forense, e fondatore del SIMEF (Studio Indagini Mediche e Forensi), uno dei punti di riferimento nazionale della medicina forense e criminalistica, di cui era direttore. Con il prof. Francesco Aragona, dell’Università di Messina, di cui fu allievo e collega, firmò buona parte delle perizie autoptiche sui corpi degli assassinati durante le due guerre di ndrangheta che insanguinarono Reggio Calabria, dal 1975 al 1999. Un’esperienza che portò i due professionisti a scrivere numerose pubblicazioni, tra le quali, l’approfondimento dello stato cardiovascolare degli uccisi, quasi tutti affetti da problemi cardiaci attribuiti allo stato di paura e di ansia di potere essere uccisi da un momento all’altro.
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