Reggio Calabria - È stato rinviato a giudizio per concorso esterno con la 'ndrangneta Vito Locicero, considerato dalla Dda di Reggio Calabria "l'imprenditore a disposizione" dei clan. È quanto ha deciso il gup Vincenza Bellini al termine delle udienze preliminari del processo "Rupes" nato da un'inchiesta coordinata dal pm Sara Amerio, sui rapporti tra alcune imprese reggine, gli esponenti delle principali cosche cittadine e funzionari pubblici corrotti. Il gup ha rinviato a giudizio 10 imputati mentre per altri 7 ha deciso il non luogo a procedere. Accusati di intestazioni fittizie, commesse prima del 2011 e ormai prescritte, escono dal processo Girolamo Ottavio Cartisano, Walter Davide Cartisano, Giovanni Mangiola, Fortunato Stellittano e Maria Scaramuzzino.
Dopo la recente sentenza "Cavallo" emessa della Corte di Cassazione, che impone l'inutilizzabilità di alcune intercettazioni, sono stati prosciolti il capo struttura del dipartimento Agricoltura, foreste e forestazione della Regione Calabria Giovanni Pontari e il funzionario dell'ufficio Urbanistica del Comune di Reggio Domenico Alessandro Macri. Entrambi erano accusati di corruzione assieme a Vito Locicero e Carmelo Giuseppe Cartisano, detto "Naos" e già imputato nel maxi-processo "Gotha". Per gli altri reati, Locicero e Cartisano sono stati rinviati a giudizio assieme ad altri otto imputati. L'inchiesta "Rupes", condotta dal Gico del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza, ha dimostrato il predominio della cosca Condello a Gallico. Nella periferia nord di Reggio Calabria, l'imprenditore Locicero ha realizzato i lavori di sistemazione del lungomare e, secondo la Procura, lo ha fatto grazie a uno "scambio di reciproci vantaggi" con Carmelo Giuseppe Cartisano. Stando all'impianto accusatorio, quest'ultimo avrebbe assicurato a Locicero la risoluzione dei problemi di natura intimidatoria ed estorsiva anche rispetto alle altre famiglie di 'ndrangheta. In cambio si sarebbe accaparrato la "gestione di una parte dei lavori appaltati all'imprenditore".
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