Operazione "Dama Nera 2": inchiesta Anas, Gdf esegue 19 arresti. Coinvolto anche deputato

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Roma - La Guardia di Finanza sta eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Roma nei confronti di 19 persone tra dirigenti e funzionari dell'Anas e imprenditori titolari di appalti di opere pubbliche di primaria importanza. Coinvolti anche un avvocato e un politico (Marco Martinelli di Forza Italia). Dalle  prime  ore  dell’alba, infatti, oltre  250 finanzieri del  Comando  Provinciale  di  Roma stanno eseguendo oltre 50 perquisizioni, anche in Calabria, e dando esecuzione a 19 ordinanze di custodia cautelare. Il provvedimento cautelare  è stato emesso sulla scorta  degli  elementi  di  reità,  acquisiti nel corso delle investigazioni esperite dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma. L’operazione “Dama Nera” di ottobre ha portato all’odierno provvedimento denominato “Dama Nera 2”.

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Sono 36 gli indagati coinvolti nell’operazione che ha consentito di individuare e far emergere: nuovi episodi illeciti, perpetrati dal medesimo sodalizio criminale, disarticolato nel decorso ottobre 2015; ulteriori dirigenti e funzionari ANAS SPA, coinvolti, a vario titolo ed in accordo con importanti imprenditori di caratura nazionale, in fattispecie criminose di corruzione, turbata libertà degli incanti, autoriciclaggio e favoreggiamento personale. Gli episodi corruttivi individuati sono risultati essere finalizzati a favorire l’aggiudicazione di gare d’appalto a determinate imprese, a velocizzare l’erogazione dei relativi pagamenti, a sbloccare i contenziosi in essere, a consentire la disapplicazione di penali riguardanti l’esecuzione di pubbliche commesse, ad assicurare indebiti indennizzi in relazione a procedure di esproprio, ovvero ad agevolare l’ottenimento di fondi maggiorati illecitamente. E’ stata accertata, emerge inoltre, la corresponsione, da parte degli imprenditori, di provviste e/o utilità corruttive, in favore dei dirigenti ANAS SPA e dei politici coinvolti, pari a circa 800.000 euro, sottoposti a sequestro con l’operazione odierna.Le investigazioni hanno consentito di accertare, tra l’altro, come siano stati falsati importanti appalti pubblici: dall’itinerario basentano (compreso il raccordo autostradale Sicignano-Potenza) alla SS 117 Centrale Sicula - quest’ultima cofinanziata dalla Regione Sicilia – entrambi aggiudicati nel 2014, alla SS 96 Barese e alla SS 268 del Vesuvio, arterie stradali aggiudicate nel 2012, arrivando sino a turbare la gara per la realizzazione della nuova sede ANAS di Campobasso, opera aggiudicata nel 2011. In tale articolato illecito contesto, secondo ipotesi investigativa, il politico indagato, in virtù del ruolo istituzionale ricoperto, ha garantito al titolare di un’importante impresa la nomina di un presidente di gara “non ostile”, tant’è che - effettivamente - l’imprenditore si aggiudicava l’importante appalto in Sicilia. Analogo ruolo di intermediazione è stato contestato ad un legale romano, oggi arrestato, quale intermediario, per conto di un’azienda romana, nella corresponsione all’indagata Antonella Accroglianò di una provvista corruttiva pari a euro 10.000 a fronte della facilitazione nell’erogazione di pagamenti, nonché per lo sblocco di contenziosi in essere con l’ANAS SPA.

Gli specialisti del G.I.C.O. hanno così dato esecuzione ai seguenti provvedimenti emessi dal Tribunale e dalla Procura della Repubblica di Roma:

1. Accroglianò Antonella – Domiciliare;
2. Bosco Lo Giudice Concetto Albino – Domiciliare;
3. Cerasi Emiliano – Domiciliare;
4. Colafelice Giuseppe – Domiciliare – Attualmente All’estero;
5. Costanzo Francesco Domenico – Domiciliare;
6. De Grossi Oreste – Carcere;
7. Ferrante Antonino – Domiciliare;
8. Lagrotteria Sergio Serafino – Carcere;
9. Loconte Vincenzo – Domiciliare;
10. Misseri Carmelo – Domiciliare;
11. Musenga Andrea – Domiciliare;
12. Parise Elisabetta – Domiciliare;
13. Parlato Giovanni – Carcere;
14. Ricciardello Giuseppe – Domiciliare;
15. Rossi Vito – Domiciliare;
16. Spinosa Giovanni – Domiciliare;
17. Tarditi Paolo – Domiciliare;
18. Valente Antonio – Domiciliare;
19. Vittadello Sergio – domiciliare,

per i reati di corruzione per l’esercizio della funzione e per atto contrario ai doveri d’ufficio [artt. 110, 318 e 319 c.p.], turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.), autoriciclaggio (art. 648-ter, comma 1, c.p.), favoreggiamento personale (art. 378 c.p.) e truffa (artt. 640 – comma 2 – punto 1) e 61 nn. 7-9 c.p.);

E ancora, sequestro per equivalente delle somme corruttive, allo stato accertate, fino a concorrenza di circa 800.000 euro.

Sono invece oltre 50 le perquisizioni effettuate in Lazio, Sicilia, Calabria, Puglia, Lombardia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Veneto, Molise e Campania: passate al setaccio anche le sedi ANAS di Roma, Milano e Cosenza. Nel corso delle operazioni di p.g. odierne sono stati sottoposti a sequestro ulteriori 225.000 euro in contanti.

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