Lamezia Terme – Processo da rifare per Gianpaolo Bevilacqua. A deciderlo la Corte di Cassazione, seconda sezione presieduta da Piercamillo Davigo, che ha deciso di annullare con rinvio la sentenza di secondo grado con la quale la Corte d’Appello di Catanzaro aveva assolto, un anno fa, il politico ed ex vicepresidente Sacal, che era stato coinvolto nel 2013 nella maxi operazione “Perseo”, accusato di estorsione e concorso esterno in associazione mafiosa.
Per Gianpaolo Bevilacqua, difeso dall’avvocato Francesco Gambardella, era arrivata la condanna in primo grado: era decaduta l’estorsione e gli erano stati inflitti 4 anni e 8 mesi per concorso esterno. Poi l’assoluzione in secondo grado perché “il fatto non sussiste”. Ora, dopo l’accoglimento del ricorso presentato dalla Procura Generale è stato deciso l’annullamento con rinvio ad altra sezione della Corte d’appello da parte della Suprema Corte.
Si è trattato di un annullamento per vizi motivazionali, nello specifico per quanto riguarda il tema relativo ai collaboratori di giustizia, per cui, secondo la Cassazione c'era stata una "esasperata parcellizzazione del narrato accusatorio” e ha deciso per un nuovo giudizio “che non incorra nei profili di illogicità e contraddittorietà”.
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