Catanzaro - Antonio Fragale, 52enne lametino, arrestato nell'Operazione Perseo con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, ricettazione e favoreggiamento, è tornato in libertà. Il gip del Tribunale di Catanzaro, Giuseppe Perri, ha revocato la misura di custodia cautelare in carcere (era detenuto nella casa circondariale di Palmi), accogliendo l'istanza del legale di Fragale, l'avvocato Antonio Larussa. Il giudice nelle motivazioni ha parlato di "insussistenza di stabili legami associativi" e di "credibili dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Giampá, il quale ha riferito che i fatti di imputazione traevano origine da un rapporto usuraio di cui Fragale era vittima". Era accusato, infatti, di essere il custode dei motocicli che la cosca Giampá utilizzava per compiere gli omicidi. Fragale ha scelto il rito abbreviato e sarà giudicato dal Giudice del Tribunale di Catanzaro il prossimo 23 giugno, giorno in cui si terrà la prima udienza.
C.S.
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