A Catanzaro Arcigay elegge il nuovo direttivo

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Catanzaro - Il congresso arcigay Fenice Catanzaro ha rinnovato il comitato direttivo che guiderà per il prossimo triennio le attività di Arcigay nelle città Catanzaro, Lamezia Terme, Vibo Valentia e in provincia. Il congresso si è svolto alla presenza e col sostegno di Arcigay Eos Cosenza e Arciay Due Mari Reggio Calabria. I soci arcigay hanno votato all'unanimità il nuovo direttivo: Mario Scalise, presidente; Antonio Migliazza, segretario; Maria Luisa Mamone, tesoriere; Francesco Bartolo Furfaro, consigliere; Giovanni Carpanzano, consigliere provinciale e delegato al congresso e consigliere nazionale di Arcigay.

“La grande novità - spiega Giovanni Carpanzano delegato al congresso e consigliere nazionale Arcigay in una ntota - per questo congresso territoriale è stata l'elezione nel direttivo non solo di persone omosessuali soci di Arcigay ma la nomina, in figure chiave (Presidente e Tesoriere), di persone eterosessuali che hanno deciso di difendere e sostenere i diritti e le battaglie delle persone LGBT”. “E’ arrivato il momento - dichiarano Mario e MariaLuisa - che tutti si rendano conto che è assurdo distinguere, ancora oggi, tra persone LGBT e persone eterosessuali.  Siamo tutti uguali, e tutti dobbiamo avere gli stessi diritti in uno stato che si professi veramente laico. Dobbiamo comprendere la grande mistificazione che viene fatta su fantomatiche teorie gender che nascondono solo razzismo e omofobia che non sono più tollerabili". "Nelle nostre attività  - Antonio Migliazza, aggiunge - ci avvarremo di professionisti che in ogni ambito sosterranno e porteranno avanti progetti importanti per il sostegno delle giovani generazioni e per le persone LGBT affinché non accada più che giovani sedicenni si uccidano perché omosessuali o transgender."

"Io non ho mai subito atti di bullismo o di discriminazione e da più parti ormai c'è gente che si ribella a queste bestialità, ma tanta ancora è la strada da fare per la parità - dichiara Giovanni Carpanzano che avrà un ruolo politico di raccordo tra l'arcigay nazionale e quella territoriale. Da ragazzo a 22 anni camminavo mano nella mano con il mio fidanzatino su corso Mazzini, c'erano le risatine ma io son sempre stato fiero della mia normalità perché non mi sono mai sentito un diverso. Diverso è l'omofobo, malato è l'omofobo che nel 90% dei casi ha il "vizietto" e poi pesta i ragazzi o commette atti di razzismo. Dietro ogni omofobo si cela una persona infelice che non sa accettare la sua omosessualità! Vinceremo questa battaglia per la civiltà con la cultura".

Arcigay Fenice Catanzaro, infine, invita tutti alla conferenza stampa/convegno che si terrà l'8 novembre alle 17 alla casa delle culture nella quale verrà illustrato il programma annuale e le attività che si intende realizzare a sostegno della civiltà e del dialogo, “in questa occasione - spiegano - sarà possibile tesserarsi per partecipare alle attività dell'associazione e sostenere la battaglia per la felicità e la democrazia che Arcigay conduce da 40 anni in tutta Italia e che come ogni anno culmineranno nell'Onda Pride: chissà che, prima o poi, il Gay Pride, non si possa fare a Catanzaro. Seguiteci sulla nostra pagina Facebook, a breve un sito internet dedicato”.

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