Palmi – Si è conclusa a Plami l’edizione 2013 della festa della Varia, con un record di presenze: ben 180 mila spettatori. I valori religiosi che animano questa tradizione di origine medievale si uniscono a riti popolari e folkloristici e fanno della festa della Varia, l’evento espressione di una comunità che diventa di interesse mondiale. La Varia, la bara, che rimanda all’ascesa in cielo di Maria dopo la morte fisica, è un carro imponente alto sedici metri ricco di elementi simbolici e allegorici che ospita figuranti che vestono i panni degli apostoli, degli angeli, del Padreterno e appunto della Vergine. Quello che finora è stato un rito tradizionale della comunità palmese, apprezzato anche al di fuori della città, ha tutte le caratteristiche per essere riconosciuto come bene immateriale dell’umanità, patrimonio dell’Unesco. Le radici lontane nella storia e la continuità delle sue celebrazioni rendono la Varia un “patrimonio vivo” e condivisibile con altre città che vivono in modo simile la loro devozione. «La candidatura a bene immateriale – evidenzia Francisco Morales consigliere Unesco – nasce in seno alla comunità che ci trasferisce conoscenze e saperi. La comunità è reale, esiste ed infatti ci sono stati nel corso di questi anni scambi e incontri in diverse sedi istituzionali che hanno consentito di raccogliere materiali e testimonianze utili per stendere il testo della convenzione Unesco”. Alla candidatura si affiancano iniziative di valorizzazione culturale, tra cui un festival musicale e la mostra “Intangibili tesori”.
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