Calabria: Parco della Sila, indagine su qualità turismo nel territorio

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Cosenza - Uno zoom sul visitatore tipico del Parco nazionale della Sila. Chi sono i turisti, quali sono le loro preferenze, quali le loro esigenze. Nello scorso anno, il Parco silano ha effettuato una indagine conoscitiva sulla qualità del turismo nel suo territorio. In un comunicato ne ha reso noti i risultati. L’indagine ha riguardato 380 visitatori, in una campionatura rappresentativa dei flussi registrati nei vari periodi dell’anno. “Una cifra sufficiente – si legge nella nota - a garantire una buona significatività statistica”. Ai visitatori è stato chiesto di compilare dei questionari distribuiti nei luoghi d’eccellenza del Parco, come i Centri Visita del Cupone e di Monaco, gli ecomusei, la sede dell’ente parco a Lorica, ma anche negli hotel e nelle strutture ricettive, “e questo – come è stato rilevato - nell’intento di capire il profilo dei visitatori, le motivazioni della loro presenza e quelle legate ad una vacanza e allo scopo di intercettare le opinioni dei turisti rispetto ai luoghi prescelti e alla esperienza di viaggio nel Parco”. Cosa ne è venuto fuori?

E’ emerso che in maggioranza gli interpellati si sono definiti escursionisti di giornata, cioè visitatori provenienti dall’area territoriale esterna ai confini del Parco, che ritornano al luogo di residenza senza pernottare, e secondariamente da turisti provenienti da fuori comprensorio. Il terzo gruppo di visitatori è composto da residenti in uno dei comuni del Parco. L’età media è di quarant’anni ed esprime una prevalenza di pubblico adulto. Il titolo di studio è mediamente elevato, con il gruppo più numeroso rappresentato dai diplomati e, a seguire, dai laureati. Il visitatore tipo del Parco della Sila ha spiegato di essere in vacanza prevalentemente con la famiglia. Tuttavia è stata registrata “un’importante presenza di studenti in gita scolastica, gruppi organizzati e turisti appartenenti alla terza età”. La maggioranza dei visitatori ha dichiarato di preferire quale luogo del pernottamento le strutture ricettive; a seguire coloro che dichiarano di possedere un’abitazione di proprietà nel Parco della Sila e solo una minima parte di turisti ha affermato di essere ospite di amici o parenti. Una percentuale intorno al cinque per cento del campione si è detta propensa a prendere una casa in affitto.

L’83,1% dei turisti intercettati, rispetto alla domanda relativa alle precedenti visite in altri Parchi nazionali, sia in territorio nazionale che internazionale, ha affermato di aver già visitato altre realtà, ma uno dei dati più interessanti ha riguardato la consapevolezza della grande maggioranza dei visitatori di trovarsi in un’area protetta e, dunque, della sua importanza in termini di sostenibilità ambientale. Ma cosa preferisce fare il visitatore del Parco in vacanza in Sila? I più hanno risposto di prediligere passeggiate all’aria aperta, a seguire, nell’ordine, le visite naturalistiche, il consumo di prodotti tipici locali, le visite a musei, le visite a centri storici, il trekking, la mountain bike, le zone archeologiche. Percentuali inferiori sono date da coloro che dichiarano di svolgere altri sport e di preferire escursioni con il treno a vapore e attività di birdwatching. L’indagine è stata valutata utile ai fini della elaborazione di programmi e di iniziative che possano incrementare ulteriormente i flussi turistici verso il territorio del parco.

R.P.

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