Lamezia Terme - Si è tenuta presso il Circolo di riunione in via Lissania la "Conversazione di Mario Brigante", maestro d’arte e massimo osservatore del gusto, studioso, inoltre, della sua evoluzione. Presenti i presidenti del Rotary Club Lamezia T., Pasqualino Famularo, e del Rotary Club Reventino, Luigi Borrello, il delegato distrettuale Rotary per l'Interact Leopoldo Rossi e il rappresentante distrettuale Incoming Danilo De Fazio. Presenti inoltre Valerio Mercuri, presidente del RAC cittadino, e Giada Campo, presidentessa dell'Interact Lamezia T. Reventino.
Il presidente del Club cittadino, Valerio Mercuri, ha affermato: “Non si può né si deve prescindere dalla cultura e dalla bellezza, tematiche imprescindibili. Proprio da qui la necessità di un percorso di educazione ai sentimenti che partisse dalla pittura - da intendere non come strumento decorativo ma di vera e propria guerra offensiva e difensiva -, fino a giungere alla fotografia - capace di rendere eterno un solo istante - passando per la poesia, l'arte pour excellence che ci aiuta a compiere un'irripetibile esperienza di libertà facendoci compiere un viaggio in grado di condurci fino al punto più segreto del mondo”. Mario Brigante insieme alla curatrice dell'evento, Carmela Dromì, hanno commentato l'iniziativa affermando: “Esiste un sentimento più forte della bellezza? E dell'Amore? E poi la poesia, il cuore... anzi, tanti cuori in una serata dove l'educazione ai sentimenti ha trovato il suo verso”.
Il rappresentante Distrettuale Incoming Danilo De Fazio ha dichiarato: “abbiamo creduto in questo progetto che con questa conversazione, stasera, vuole solo esser l'inizio di un percorso molto più articolato e di un progetto molto più ambizioso: "La fabbrica del vento", che prende spunto dalla voglia di incanalare: la capacità di servire la comunità; la presenza fisica volontaria di chi sceglie di esserci con quello che è il potente propulsore delle idee, degli spunti e delle analisi sociali, illuminate dall'esperienza propria del Servizio. Una vera e propria energia che viene fuori e prende forma, basandosi sulla voglia di dar spazio alle emozioni, ai sentimenti: sempre più confinati nelle abbreviazioni dei nostri smartphone e
in faccine che dissimulano una forma di affetto e vicinanza piuttosto distante da una stretta di mano e dal calore di un abbraccio”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA