Lamezia Terme, 17 marzo – Si è tenuto, presso la sala polifunzionale del Palazzo Nicotera. l’incontro-dibattito, organizzato dal Rotaract club distretto 2100 di Lamezia Terme: “L’unità d’Italia e la Questione Meridionale / dialogo con il prof. Antonio Bagnato". Fra i relatori, diverse autorità rotaractiane e il docente di storia e di filosofia Antonio Bagnato che hanno esposto i loro apprezzamenti per l’iniziativa presa dal Club 2100. Il convegno-dibattito è stato una digressione storica che va dai primi vagiti liberali e illuminati che nacquero durante la rivoluzione napoletana del 1799 fino alla completa unità dell’Italia nel 1861, passando per i moti carbonari, le imprese dei padri della patria come Giuseppe Garibaldi che “con i suoi mille e poco più garibaldini, che non erano per nulla delle cattive persone, ma tutti dei professionisti che si sono sacrificati per ottenere l’unità del Paese, e tra i quali, c’erano anche dei calabresi”. “All’inizio l’Italia, non esisteva perché era un insieme di tanti piccoli stati in continua lotta fra loro”. “Inoltre alcune delle rivolte fatte per ottenere l’unità della Nazione, contro lo straniero oppressore, erano fatte da intellettuali benestanti e quindi riguardavano e riscuotevano maggiore interesse solo in una piccola parte della popolazione” - prosegue Il docente; che, rispondendo alle domande a lui rivolte, riguardo a delle affermazioni fatte da alcune fazioni politiche che hanno dichiarato di non voler festeggiare l’Italia unita o che non credono nella Costituzione, Bagnato risponde che “la Costituzione è quello che rende unita l’Italia e garantisce i giusti diritti ai suoi cittadini, e non devono esistere divisioni interne nello Stivale, non esiste lo stato del nord e lo stato del sud ma solo l'Italia, unica è indivisibile come è scritto appunto sulla nostra Carta costituzionale”. Riguardo poi le differenze, sempre più grandi, fra nord e sud Italia: “Il sud è sempre stato accondiscendente, non opponendosi adeguatamente alle richieste del nord”.
Francesco Ielà
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