La Vigor Lamezia cerca continuità nei risultati, spinta dagli ultimi innesti

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Lamezia Terme – Per la seconda domenica consecutiva, decisivi, in casa biancoverde, proprio gli ultimi due arrivati alla corte di mister Mancini. Se contro la Sancataldese a regalare i tre punti era stato un guizzo nel finale dell’esordiente Ordonez, ieri pomeriggio è toccato all’argentino Pussetto, che in terra igeana ha a sua volta giocato il primo spezzone di gara con la sua nuova maglia, firmare la rete del definitivo 1-1. Migliore impatto con la causa vigorina non poteva esserci, dunque, per due dei sei rinforzi arrivati sotto la gestione del tecnico di Nocera Terinese.  In casa di quella ch’era la seconda forza del campionato, è stato schierato lo stesso undici iniziale opposto ai verdeamaranto nisseni. Non è bastato per evitare di andare ancora una volta, la sesta consecutiva, sotto nel punteggio. Nelle ultime due occasioni si è tuttavia riusciti a raddrizzare la situazione, vincendo contro la Sancataldese e pareggiando ieri. Anche negli ultimi  90’, la squadra lametina è però stata fortemente danneggiata da un paio di decisione tutt’altro che azzeccate prese dal direttore di gara. Dapprima, sullo 0-0, non vede, o comunque non giudica punibile, un netto tocco con il braccio, piuttosto largo, di Maddaloni in area dopo un controllo acrobatico di Spanò su lancio di Catalano, qualche minuto dopo invece convalida il gol igeano di Samakè nonostante lo stesso avesse, anche in questo caso, controllato vistosamente con l’arto superiore una corta respinta di testa di Del Pin, prima di girarsi e spedirla sotto il sette. Controllo irregolare del quale, comunque, gli unici biancoverdi ad essersene accorti in tempo reale sono stati  Marigosu, Simonetta e, soprattutto, il portiere Iannì, andato vanamente a protestare con il signor Gambirasio di Bergamo. Sviste arbitrali che, in questo torneo, continuano dunque a ripetersi con una preoccupante costanza a danno dei lametini, vedi pure le precedenti trasferte di Favara e Torre Annunziata.   

Anche a Barcellona Pozzo di Gotto i ragazzi del presidente Salvatore Rettura hanno comunque lottato con il coltello tra i denti, rispondendo colpo su colpo ai padroni di casa. Gli ultimi arrivi, è il caso del terzino Andreassi, del centrocampista Pagano, del fantasista Catalano e dei sudamericani Ordonez e Pussetto, sembrano aver contribuito a rendere più competitiva la rosa. Il punto non è tanto che si sia sbagliato, in estate e poi anche in corso d’opera, a smantellare quasi interamente l’organico della passata stagione, quanto, piuttosto, aver sbagliato troppi acquisti estivi, specialmente a centrocampo ed in avanti. Chi continua a dire che bastava riproporre la squadra della scorsa stagione, con giusto due-tre ritocchi, per fare un campionato di medio-alta classifica anche quest’anno, dimentica che la D è molto più competitiva dell’Eccellenza calabrese. Sicuramente ci poteva stare qualche altra riconferma, ma non più di due-tre al massimo. Ci riferiamo in particolar modo a Scalon e, qualora non fosse andato a giocare in un torneo più prestigioso fuori dai confini nazionali, Rodriguez. Non è un caso che, eccetto proprio i due elementi poc’anzi citati,  nessuno degli altri non riconfermati giochi attualmente con continuità in D. Piuttosto, avrebbero meritato una chance i giovani Lucia e Silvagni, inizialmente confermati e poi svincolati senza prima averli testati nel nuovo campionato. 

Il gol rifilato all’Igea Virtus fa scalare un gradino a Sanzone e compagni nella speciale classifica delle reti all’attivo. Si stacca il Messina, diventando il quartultimo attacco in condominio con quello del Castrumfavara che ha, tuttavia, una gara in meno. Pur avendo incassato sempre gol in ciascuna delle ultime sei uscite, anche la difesa biancoverde guadagna una posizione, diventando l’ottava meno perforata del girone. La migliore interna, a pari merito con il Savoia, tuttavia, con soli quattro centri al passivo.

In classifica generale, in attesa che si recuperi Enna – Castrumfavara si resta appena fuori, sempre per un punto, dalla zona play-out. Complice la terza affermazione consecutiva della Gelbison, si allunga leggermente, nella sua parte alta, la classifica delle dieci squadre al momento, chi più chi un po' meno, invischiate nella lotta salvezza. Si va dai 10 punti del fanalino di coda Paternò ai 23 della poc’anzi citata Gelbison.

Sesta gara di fila da titolare per l’under Del Pin. Con l’ulteriore esordio di Pussetto, salgono a trentadue, inclusi coloro che sono già andati via, gli elementi utilizzati in queste prime diciannove gare ufficiali. Quello maturato al “D’Alcontres” è stato solo il terzo pari stagionale per la formazione vigorina. Solo il Gela ha diviso ancora meno volte la posta in palio. Per la prima volta in questa stagione, l’attaccante Tandara è rimasto per un’intera gara in panchina. Aveva sempre giocato, dall’inizio o subentrando in corso d’opera, in tutte le precedenti diciotto partite ufficiali.

 Ferdinando Gaetano

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