Lamezia Terme - Quando si arriva a toccare il cielo con un dito e poi il destino avverso ti mette il classico bastone tra le ruote, la caduta rischia di essere di quelle dolorose. In questi casi è quanto mai fondamentale saper apprezzare i momenti belli, anche se assaporati per poco, e trarre da essi la consapevolezza che l’importante è avere ancora la possibilità di poterli raccontare e quindi ricavarne i giusti insegnamenti di vita. Fortunatamente è quello che, pur nella sfortuna, è accaduto a Felice Natalino. Cresciuto nella Virtus Sambiase, il giovane talento calcistico lametino in pochi anni era riuscito li dove molti altri suoi giovani concittadini avevano fallito. Le sue indiscusse doti tecniche, unite alla maturità mentale, al forte spirito di sacrificio ed all’umiltà, gli avevano schiuso le porte del grande calcio, arrivando ad indossare la maglia della propria squadra del cuore, l’Inter, con tanto di esordio in campionato e persino in Champions League. La cessione in prestito al Verona in B, una serie di beffardi contrattempi burocratici e fisici, hanno segnato l’inizio di un imprevisto declino. Niente, però, in confronto a quello che la sorte gli avrebbe poi riservato poco più di nove mesi fa. La sera del 31 gennaio scorso, mentre era in piazza assieme agli amici, Felice si è sentito male ed è stato trasportato d’urgenza a Milano per essere sottoposto ad una delicata, quanto provvidenziale, operazione al cuore presso l’ospedale San Raffaele. Poi la fase di convalescenza che ha trascorso a Lamezia con l’auspicio di poter un giorno tornare a calpestare i campi di gioco. Speranza tuttavia rivelatasi vana ed ufficializzata dallo stesso Natalino con il seguente tweet, dalla sua pagina personale, nel quale commentava una foto che lo ritraeva in un allenamento assieme a Samuel Eto’o: "Purtroppo il Destino ha voluto diversamente! Ma rimarrà x sempre in me l'onore di aver giocato con Dei cm Lui".
“Onestamente – ha dichiarato nei giorni scorsi, al sottoscritto ed al collega Caruso, il diretto interessato - non mi aspettavo questa esplosione di commenti sui social network, e di telefonate ricevute, per quanto ho scritto. Sapevo grosso modo già da metà ottobre quello che sarebbe stato il responso dei medici e quindi diciamo che all’idea mi ero già abituato, anche se l’ufficialità è arrivata solo la settimana scorsa”. L’ex giovane pupillo di Rafa Benitez ha dunque metabolizzato l’infrangersi del suo sogno nerazzurro, anche se il legame col club milanese non si è mai interrotto. “In tutti questi mesi, la vicinanza dell’Inter è stata palpabile –afferma- e le telefonate ricevute (Moratti, Zanetti, il ds Ausilio, Cordoba, Cambiasso, l’addetto stampa Gigi Crippa e l’ex compagno, ora in prestito al Crotone, Lorenzo Crisetig. Gli ultimi due, tra l’altro, un mese fa han fatto personalmente visita a Felice, presenziando all’inizio della nuova stagione della scuola calcio virtussina - ndr) costantemente, mi hanno davvero fatto piacere. C’era la possibilità di andare a giocare all’estero, ma non ho voluto per evitare di stressare il mio cuore, col rischio, visto che i medici non se la sono sentita di escluderlo totalmente, di tornare punto e a capo con conseguenze facilmente immaginabili per la mia salute. In tutta questa mia vicenda ho comunque verificato come nella vita, il calore umano abbia un valore inestimabile, che va al di là delle cose scritte e dei formalismi. Quella twittata e l’onore reso ad Etòo? E’ stato un grande, ma i miei riferimenti principali in prima squadra sono stati soprattutto Zanetti e Cambiasso, coi quali si giocava sempre a carte: tressette, briscola e scopone scientifico”.
Anche la Nike, nota multinazionale dell’abbigliamento sportivo, nonostante la carriera di Felice Natalino sia durata davvero poco, ha sempre mostrato, e continua a farlo tuttora coi fatti, una stima illimitata per il 21enne lametino, rendendogli molti onori ed esaudendo ogni sua richiesta.Felice, comunque, non ha nessuna intenzione di chiudere le porte al calcio, seppur da una prospettiva diversa e consapevole di come la vita valga più di un pallone. Intanto aiuta quotidianamente il padre Pasquale nella gestione della scuola calcio della Virtus Sambiase, fermo restando che qualche partita, giusto per divertirsi, come già fatto in qualche torneo estivo, potrà comunque giocarla. Il responso degli specialisti è infatti stato a titolo precauzionale; precauzione che Felice ha comunque deciso di recepire in pieno proprio per evitare in futuro altre situazioni spiacevoli. E poi si è nel frattempo iscritto a Giurisprudenza, presso l’Università di Catanzaro, sostenendo con profitto già tre esami.Ma oltre allo studio non si preclude altre strade. Intanto quella di poter magari fare, in un prossimo futuro, l’osservatore nel Sud Italia per conto dell’Inter. Nonostante la giovane età, il suo curriculum in azzurro e con l’Inter potrebbe inoltre permettergli di bruciare le tappe ed iniziare la carriera di allenatore, magari, perché no, gli suggeriamo, proprio nel settore giovanile nerazzurro. Al che i suoi occhi s’illuminano e con un gran sorriso risponde: “Magari fosse così!”.
Ferdinando Gaetano
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