Lamezia Terme - Il Consiglio comunale di Lamezia Terme, presenti 21 consiglieri, ha approvato con 14 voti favorevoli (Mascaro, Nicotera, Pegna, Davide Mastroianni, Caruso, Grandinetti, Paradiso, Gatto, D'Amico, Saullo, Zaffina, Pulice, Costantino, Spinelli). Contrari 2 (Piccioni e Folino) e 5 astenuti (Arcieri, Cittadino, Lorena, Gallo, Antonio Mastroianni), il Piano strutturale.
Prima del punto all'ordine del giorno più importante e le comunicazioni del presidente dell'Assemblea, Giancarlo Nicotera, è avvenuta la surroga e la successiva convalida del consigliere Dario Arcieri al posto di Aquila Villella dimessasi nei giorni scorsi. Presente anche la nuova segreteria generale, Simona Provenzano e il progettista del Psc, Giovanni Crocioni. In apertura il sindaco Paolo Mascaro ha dato il benvenuto alla nuova segretaria e al nuovo consigliere. Ringraziando anche la consigliera Villella "per il lavoro svolto in otto anni e per il prezioso contributo offerto al Consiglio comunale". Ringraziamenti e saluti anche dagli altri consiglieri intervenuti nelle dichiarazioni di voto. Arcieri nel suo intervento di insediamento, ha dichiarato di "aderire al gruppo misto e di rimanere comunque al posto assegnatomi dai cittadini. Farò opposizione ma sono pronto al dialogo".
Il progettista del Psc Giovanni Crocioni
L'atteso strumento urbanistico, è stato illustrato dall'assessore Francesco Stella, preceduto dalla dichiarazione soddisfatta "per il lavoro portato avanti", dal presidente della Quinta commissione urbanistica, Enrico Costantino. Subito dopo, ha preso la parola anche il professor Crocioni che ha ripercorso la nascita del Psc, parlando di "strumento frutto di democrazia partecipata", facendo cenno all'importanza dei contenuti "dall'ambiente, alla difesa del territorio, delle risorse patrimoniali. Una storia millenaria - ha detto - che ha questo splendito territorio ricco di grandi potenzialità. E' un buon piano che si è costruito entro scenari difficili, e fatto da un lavoro paziente". Crocioni ha quindi ricordato alcuni momenti salienti come quello delle "controdeduzioni, con l'accoglienza delle osservazioni". Altro momento rilevante "quello finale con il recepimento puntuali, più o meno accettabili, delle prescrizioni regionali". Crocioni, infine, ha ringraziato il sindaco Mascaro, l'assessore Stella e i tecnici comunali che hanno lavorato al piano, Gianfranco Molinaro, Antonio Ruberto.
La relazione dell'assessore Stella
Stella, dal canto suo ha, ribadito sostanzialmente, quanto già enucleato in occasione della seduta civica del 6 dicembre 2022 dedicata alle controdeduzioni e osservazioni sul Psc, aggiungendo quanto "corretto" in tema ambientale e paesaggistico dopo i "suggerimenti" della Regione e della Soprintendenza archeologica e culturale. Stella, attraverso slide, ha quindi illustrato il Piano, partendo dal primo documento preliminare approvato nel 2010. Poi nel 2015 la delibera di adozione. "Un Piano - ha precisato - adeguato al Qtrp, Quadro territoriale regionale paesaggistico della Regione Calabria del 2016 e agli accorgimenti successivi". Un Psc dunque adeguato alle disposizioni in tema di precauzioni antisismiche e altre linee guida, sopraggiunte nel corso degli ultimi anni. Sui contenuti, Stella ha affermato che il Psc, ha il compito di "individuare nel territorio comunale le zone urbanizzate e urbanizzabili, agricole e definire lo sviluppo del territorio. È uno strumento di tutela".
Nel Piano sono indicate le zone a rischio alluvioni, le aree inedificabili quelle a rischio frane, quelle di erosione costiera, le aree soggette a tutela ambientale. E poi protegge il nostro territorio dal rischio alluvioni, il rispetto dei corsi d'acqua. "Le osservazioni - ha puntualizzato Stella - hanno riguardato comunque aspetti che erano già presenti nel Piano. Un Piano che evidenzia i vincoli e la tutela ambientale e che ha finalità di garantire la salvaguardia del territorio. Le nuove urbanizzazioni devono tenere conto di queste direttive". Attenzione anche beni culturali, con ulteriori recepimenti così come anche per quanto riguarda i centri storici. L'assessore ha sottolineato che sarà applicato anche il "consumo suolo zero". Cosa si dovranno aspettare i cittadini lametini? "Un territorio più tutelato, un Piano che si prende cura delle fragilità del nostro territorio, con tutti i vincoli delle leggi nazionali".
"Un Piano particolareggiato di recupero che e riconosce anche Sant'Eufemia, Sant'Eufemia Vetere e San Pietro Lametino come centri storici, stabilendo cosa si può fare grazie anche ai fondi del Pnrr". Il Psc individua altre "due aree produttive in corrispondenza di via delle Terme, viale San Bruno e via del Progresso", oltre a quelle già esistenti ex Sir e contrada Rottoli. Nel Psc si individua anche la "cittadella dello sport" nella zona di via del Progresso, laddove insiste il nuovo Palazzetto dello sport e lo stadio "Carlei". Aprendo "la possibilità ai privati di investire". Il Piano strutturale ha chiosato Stella "non è un Piano per gli affaristi, è per i cittadini. Non è un punto di arrivo ma un punto di una nuova partenza".
Il dibattito
Quindi, si è aperto il dibattito. Per la consigliera di maggioranza Anna Caruso, con l'approvazione del Psc "si conclude un articolato iter, verso un progetto di sviluppo per la città, e di questo si deve fregiare il sindaco Mascaro". Ruggero Pegna (Udc) ha messo in rilievo "la collaborazione della minoranza. Nessuno ha chiesto alcunché, questa è una causa comune e voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato, e va dato atto. Uno strumento urbanistico che ha conseguenze positive sul nostro territorio, mi auguro che da domani in poi la città si possa arricchire anche del bello, creando nuovi spazi per la convivenza di tutti noi". Pegna ha chiuso annunciando il voto favorevole.
Antonio Mastroianni di Forza Italia, ha criticato l'approccio con le osservazioni al Psc, evidenziando che si è trattato di una "questione politica". Ma "bisogna valutare con senso di responsabilità, pur con lacune, mi auguro che sia un punto di partenza". La consigliera Annalisa Spinelli ha parlato di uno "strumento urbanistico fondamentale per la crescita e il rilancio del territorio". Anticipando il voto favorevole. Anche da Pino Zaffina (maggioranza), plauso dopo il lungo lavoro svolto. "Un Piano strutturale che serve a programmare la città per i prossimi decenni. Innovativo e necessario per lo sviluppo con trasparenza senso di responsabilità, semplificazione e sicurezza. Un Piano dinamico e non statico. Siamo la prima città calabrese ad approvarlo". Rosario Piccioni di Lamezia bene comune ha espresso "grande stima per il professor Crociani e per gli altri tecnici". Piccioni, tuttavia, ha ribadito alcuni aspetti critici, rispetto al 2015. A partire "dal consumo suolo zero che deve essere inteso in senso assoluto e quindi bisogna porsi degli interrogativi". Lucia Cittadino di Nuova Era, annunciando il voto di astensione, ha detto di "sentirsi garantita da questo Piano strutturale per il lavoro svolto dai tecnici e dall'assessore Stella. Un Piano non rigido ma perfettibile e non da contrastare per partito preso".
Giancarlo Nicotera, ha evidenziato la "valenza politica dell'approvazione di un Piano avversato da chi non ha mai contribuito in modo positivo, ma solo parlando attraverso la stampa. Questo Psc è l'emblema della libertà e non ha alcun condizionamento di alcun genere. E' un momento storico e di questo dobbiamo esserne tutti orgogliosi". Infine, l'intervento appassionato del primo cittadino, Mascaro che ha ripercorso l'iter dal 2015 ad oggi, lodando il lavoro della commissione dei tecnici e dell'assessore Stella. "Mi sento una persona fortunata per questo traguardo e per quanto ho appreso nel corso di questi anni, grazie al professor Crocioni". Ringraziando l'intero Consiglio comunale "qui non c'è nessuna manovra, non ci sono interessi, non si potrà dire che si è voluto favorire questo o quello. Oggi diamo un segnale forte alla Calabria, è un giorno storico. Nessun'altra città della Calabria è riuscita ad arrivare a questo traguardo. Siamo un esempio per le altre città. Abbiamo - ha concluso Mascaro - per un'opportunità storica, con la capacità di utilizzare centinaia di milioni di euro per trasformare il nostro territorio, tenendo conto delle norme di legge".
A.C.
Reazioni
Consiglieri centrodestra: "Chiediamo a questa amministrazione un impegno concreto a migliorare Psc approvato"
“L’approvazione del Piano Strutturale (PSC) di oggi da parte del Consiglio Comunale è certamente un momento importante per avviare una nuova fase di riqualificazione urbana della nostra Città. La definizione di regole e linee guida per ogni intervento sul territorio, a cominciare da arredo e decoro urbano, rete viaria, verde, ogni agni azione tesa a rendere più moderna e vivibile Lamezia, sviluppandola secondo criteri e principi urbanistici all’avanguardia, era un traguardo fondamentale da raggiungere" è quanto si legge in una nota dei consiglieri comunali Pietro Gallo (FdI), Antonio Lorena (FdI), Antonio Mastroianni (FI), Ruggero Pegna (UdC).
"Come esponenti del centro-destra - aggiungono - presentatosi con un proprio progetto alle precedenti elezioni, sottolineiamo il ruolo decisivo che abbiamo responsabilmente ritenuto di assumere, evitando la caduta dell’Amministrazione Mascaro al voto del bilancio per l’evidente crisi della maggioranza, caduta che avrebbe prodotto l’arrivo infausto di una nuova terna commissariale, impedendo il risultato di oggi. Siamo certi che avere consentito che si giungesse all’approvazione del PSC in modo onesto e trasparente, senza alcun compromesso, a conferma di una nuova mentalità politicamente sana e collaborativa nell’interesse della Città, sia stato un obiettivo apprezzato da tutti i lametini di buon senso, interessati esclusivamente al bene di Lamezia".
"Ora - concludono - comincia una nuova era, per la quale chiediamo a questa amministrazione un impegno concreto a migliorare lo strumento approvato, con scelte, progetti e visioni capaci realmente di trasformare la Città, renderla più bella, accogliente, vivibile, attrattiva. Quest’approvazione ci ridà entusiasmo nel richiedere attenzione verso tutte quelle nostre proposte ferme da mesi, riguardanti interventi di abbellimento e arricchimento estetico oltre che funzionale di vie, piazze, spazi pubblici, impianti, infrastrutture, stazioni, parchi, area termale, lungomare, beni culturali, potenziamento di servizi pubblici, ecc, contribuendo a ispessire la coscienza identitaria dei lametini e migliorare la qualità della vita di tutti.”
Associazione AmoLamezia: "Inammissibile via libera alla cementificazione"
"Per cercare di superare il reale macigno di illegittimità del PSC che ha fatto approvare, cioè l’inammissibile via libera all’ulteriore dilagare della cementificazione, la Giunta Mascaro ha fatto redigere una Scheda riepilogativa sul consumo di suolo, scheda che andava sottoposta al preventivo controllo della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Calabria, ma che è stata redatta solo dopo il parere di fatto negativo della Soprintendenza, così evitando in sostanza alla stessa la possibilità di un controllo effettivo. In questa Scheda riepilogativa (il cui anonimo redattore deve avere il controllo ortografico automatico del computer in tilt, visto che ha continuato a scrivere “estenzione” con la zeta e non invece estensione), stanno però trucchi e inganni, da gioco delle tre carte, con cui la Giunta ha di accalappiato qualche distratto consigliere" è quanto si legge in una nota dell'associazione AmoLamezia. "Il primo trucco - precisano - è il fatto che per quanto riguarda la potenzialità di edificazione (e quindi di consumo di suolo) dell’attuale PRG si parte dalla valutazione fatta dal prof. Crocioni oltre 15 anni fa, quando assieme al Sindaco Speranza iniziò a lavorare al suo infausto PSC. Nel frattempo - aggiungono - è intervenuto il Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico-QTRP con le sue stringenti direttive sul consumo zero di suolo (cioè il disincentivo alla sottrazione di suolo all’agricoltura), sulla rigenerazione urbana, sull’ammagliamento del tessuto urbano e sul riempimento dei vuoti urbani con relative premialità per i Comuni virtuosi e penalità per quelli “consumistici” e obbligo di adeguare i piani vigenti a queste norme e direttive, ma l’anonimo estensore della Scheda Riepilogativa lascia ingannevolmente ferma l’originaria potenzialità volumetrica di edificazione del PRG, senza tener conto del taglio obbligatorio che l’entrata in vigore del QTRP gli ha dato, per poi confrontarla con quella della proposta del PSC fintamente “adeguato” al QTRP. Qualche pubblicitario direbbe: ti piace vincere facile!".
"L’altro trucco - continuano - ancor più ingannevole è che questa Scheda sostiene che l’area urbanizzabile del PSC (per capirci quell’enorme fascione a valle dell’area urbanizzata in cui sono previste e son state avanzate da privati manifestazioni d’interesse a renderla edificabile) abbia ridotto la sua potenzialità edificatoria del 42% con l’entrata in vigore dell’art. 20, lett. A n. 4, del QTRP e che conseguentemente il PSC avrebbe ridotto il consumo di suolo rispetto al PRG. Nulla di più falso, però, perché, se è vero che quell’articolo del QTRP impone che in quell’ambito urbanizzabile lo strumento attuativo operi per il nostro Comune solo se la manifestazione d’interesse possieda una “estensione minima .. di 30.000 mq”, il PSC nelle sue Norme Tecniche di Attuazione-NTA prevede che in quello stesso ambito i proprietari con estensione minore di terreno possano associarsi per raggiungere quella soglia di 30.000 mq".
"Ne consegue che allo stato saranno anche state avanzate manifestazioni di interesse per solo il 58% dell’enorme area prevista come urbanizzabile (e quindi con un supposto, ma comunque falso risparmio di consumo di suolo), ma nulla impedisce che dopo l’approvazione del PSC siano avanzate ulteriori proposte di piani attuativi da proprietari associati che annullino anche questa falsa e farsesca riduzione di consumo di suolo. Tanto più che non risulta nemmeno che la Giunta abbia allegato alla sua proposta di approvazione del PSC una qualche tavola che ridisegni e riduca del 42% l’area urbanizzabile, lasciando aperta la porta a chi di questo 42% di potenzialità edificatoria del terreno volesse successivamente e legittimamente approfittare. In conclusione al tavolo delle tre carte vince sì sempre il mazziere, ma in questo caso chi ci perde è la città e, un po’, anche la dignità".
Nuovo CDU: “Plauso per l’approvazione del Psc”
“Approvare un “Piano Strutturale Comunale” dopo tanti anni è certamente la decisione (da potersi definire un evento storico) più importante per un Consiglio Comunale che sia mai stata presa e che deve inorgoglire l’intera città, il Consiglio Comunale, l’Amministrazione, la Commissione Consiliare preposta alla realizzazione e i tecnici comunali, ma anche i cittadini che hanno a cuore lo sviluppo ordinato della città. Solo poche città in Calabria hanno questo privilegio. Anche noi, del Nuovo CDU, esultiamo per tale approvazione perché sosteniamo da sempre quest’Amministrazione e questa maggioranza poiché eravamo e siamo tutt’ora convinti e continuiamo a credere che oltre alle tante cose positive che ha realizzato fino ad ora, sarebbe stata capace di ottenere anche questo risultato sul PSC. Dalla nomina dell’ingegnere Francesco Stella ad Assessore, eravamo già convinti che il PSC sarebbe stato portato a termine perché conosciamo le capacità tecniche, professionali, morali, di ascolto e di mediazione dell’Assessore a cui vanno i complimenti e un grande ringraziamento da parte nostra e dell’intera città. Come dicevamo, questo obiettivo si è potuto raggiungere con la collaborazione e l’impegno di tante istituzioni, tecnici, politici di maggioranza ed opposizione, ed ognuno di loro ha dato un contributo di idee e opinioni, non sempre concordanti, ma che hanno arricchito le scelte del piano. Questa è stata la dimostrazione che a Lamezia Terme i lametini sanno lavorare in sinergia e se lavorano tutti nella stessa direzione potranno ottenere sempre ottimi risultati. Chiuso con i plausi, le soddisfazioni e i complimenti, doverosi e sentiti, ora siamo convinti che questo non è un punto di arrivo, ma solo un punto di partenza. Le sfide che ci attendono da qui a poco sono tante, chiediamo, allora, di prendere spunto dalla sinergia che è stata messa in atto nell’ultimo periodo e per la realizzazione del PSC e di continuare a lavorare tutti per il bene di Lamezia Terme e dei lametini. In questo periodo non dobbiamo affrontare e prepararci per nessuna campagna elettorale locale e, quindi, sulla scia dell’approvazione del PSC, chiediamo a tutti di collaborare e mettersi a disposizione per migliorare, ognuno con le proprie capacità e competenze, il futuro di Lamezia Terme”. È quanto scrivono in una nota dal direttivo del Nuovo CDU.
OAPPC Catanzaro: “Punto di partenza per cogliere nuove opportunità di sviluppo”
"Prendiamo atto dell’approvazione in via definitiva del Piano Strutturale Comunale da parte del Consiglio comunale di Lamezia Terme. I contenuti del decreto regionale di Valutazione Ambientale Strategica, dapprima recepiti dalla Giunta comunale di Lamezia Terme e, successivamente, dal voto dell’Assise espresso nell’ultimo civico consesso, determinano la fine di un iter quasi ventennale, che finalmente dota il territorio dell’imprescindibile strumento di pianificazione urbanistica. È palese che l’approvazione del Piano Strutturale Comunale, in particolare con tempi così dilatati, non può che costituire il punto di partenza per delineare le scelte strategiche, gli obiettivi e gli indirizzi per il futuro sviluppo di un territorio così importante, che dovranno essere ora rapide ed immediate. E tuttavia il piano appena licenziato costituisce ineludibilmente condizione imprescindibile per poter cogliere nuove opportunità di sviluppo e strumenti innovativi di attuazione. Da oggi parte una sfida importante per la Città di Lamezia Terme. L’auspicio è che venga colta e approcciata nel migliore modo possibile per favorire un concreto e tangibile sviluppo del territorio". Lo affermano dall'Ordine degli Architetti di Catanzaro.
Ventura: "È finita a tarallucci e vino"
"Quando volontà ed idee mancano a prevalere è l’inerzia. Quanto andato in scena in Consiglio comunale per l’approvazione del Psc è un qualcosa di estremamente esilarante dal punto di vista politico e strategico, soprattutto riguardo alle opposizioni, purtroppo da ridere ci sta ben poco dato che è in gioco il futuro assetto territoriale della città per i prossimi trent’anni. Il Psc approvato dal Consiglio comunale, al netto delle modifiche effettuate successivamente e del parere positivo fornito dalla Regione riguardo alla valutazione ambientale strategica, è già uno strumento vecchio realizzato sotto la Giunta Speranza dall’allora professore bolognese Crocioni che, chissà per quali oscuri interessi, fu interessato un professionista da fuori, snobbando completamente quelli locali che avevano già una preparazione ed una conoscenza del territorio certamente migliore di chi di Lamezia Terme non è ed è stato chiamato in pochi mesi a redigere un Piano Regolatore che segna lo sviluppo della città nei prossimi decenni. Buffo poi il comportamento delle opposizioni che hanno finito per dare un sostegno importante ad una Giunta ed una consiliatura ormai morente, prima con l’approvazione del Bilancio, ora con il si al Psc, tanto criticato da loro stessi fino a pochi mesi fa. Come si sol dire è finita a tarallucci e vino. Complimenti infine a quella parte di opposizione composta dai Masaniello di turno che hanno incantato per anni con le loro teorie buona parte del popolo. Personaggi avventurosi e rivoluzionari part-time che hanno goduto pro-tempore di incontrastato favore popolare per occupare e riscaldare scranni per i propri interessi personali, salvo poi voltare le spalle ai cittadini speranzosi. Questi sono entrati incendiari e usciranno pompieri. A questi noi di Exit diciamo di stare attenti alle leggi del contrappasso, perché ruoli e scranni non sono eterni ed anche per loro arriverà il giorno del giudizio popolare sotto l’aspetto politico, loro correi responsabili di una politica miope e che ha mandato in scena una delle pagine più tristi negli ultimi anni per Lamezia". é quanto afferma, in una nota, Pasqualina Ventura di Exit Calabria.
De Biase: “Il Psc è giunto al termine, adesso quale sarà il nuovo futuro per la città?”
“Certamente, l’approvazione di un qualsiasi Psc, come la storia urbanistica e politica racconta, dovrebbe segnare e tracciare, un percorso di sviluppo reale di una città. Da troppo tempo Lamezia, attende il suo conveniente-utile-vantaggioso e proficuo- futuro! Entrando nello specifico, posso soltanto evidenziare che l’approvazione del Psc è certamente un risultato reale, e concreto e per come il voto in consiglio si è caratterizzato, anche “largamente condiviso”. Precedentemente, ho avuto il privilegio di seguire le varie fasi del cammino del Psc di Lamezia, quando cioè, nel 2015 e oltre, nelle vesti di consigliere comunale e capogruppo, offrivo il mio pensiero nel merito, in modo partecipato e documentato. Su questa linea si può dire pure, che porta in dote, (in modo simbolico), l’immagine di una mano tesa tra Crocioni, Speranza e Mascaro. Ciò premesso, a Psc approvato, cosa si aspettano i cittadini? Il riscatto di Lamezia! Pertanto, le domande che seguono, sono rivolte all’amministratore comunale; decisamente al sindaco Paolo Mascaro e in modo specifico all’assessore Francesco Stella (per il ruolo svolto). I quesiti sono: avremo un territorio più tutelato? un Piano che si prende cura delle fragilità del nostro territorio? un Psc applicato a consumo di suolo zero? saranno preservate le aree inedificabili? quelle a rischio frane? quelle soggette ad erosione costiera? le aree soggette a tutela ambientale? Inoltre: è stata posta in essere una visione moderna della viabilità cittadina? i centri storici come rivivranno? Lamezia, si caratterizzerà quale porta della Calabria? E ancora: quale sviluppo vocazionale vivranno le tre realtà urbane? Sambiase, complessivamente, si caratterizzerà come da sua tradizione, area fieristica-termale e altro? Nicastro come da sua realtà istituzionale, commerciale e oltre? Sant’Eufemia concreta area dei trasporti, della convegnistica e del florovivaismo? Vi sarà un sistema urbano futurista tra Sambiase/Nicastro? E su Sant’Eufemia, quale sede aeroportuale, assieme all’area costiera, cosa è stato previsto? Domande che la città, sul Psc, si pone, viste le varie situazioni che non hanno evidenziato grandi dibattiti, tra un prima e un durante, e l’oggi naturalmente, obbliga una qualche riflessione. A questo punto, la premessa richiama la conoscenza dell’oggi e del dopo, con la consapevolezza che per Lamezia ci dovrà essere auspicabilmente un migliore futuro, con la domanda: Come?”. È quanto chiede Salvatore De Biase, già Presidente Consiglio Comunale Lamezia.
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