Lamezia Terme - "Non siamo i satelliti di nessuno, per noi parlano la nostra storia, la nostra coerenza e la nostra vita politica. Apprendo con stupore e rammarico di alcune dichiarazioni del sindaco Mario Murone. Espressioni che davvero lasciano basiti". Così, Massimo Sdanganelli, esponente storico e già assessore comunale, replica alle affermazioni fatte ieri dal primo cittadino che, aggiunge: "Quando abbiamo accettato di entrare nella lista di Calabria Azzurra, come ben sa il sindaco Murone perché garante del patto e presente personalmente all'incontro, lo abbiamo fatto rivendicando in primis la nostra autonomia di democratici cristiani e poi chiedendo anche l'inclusione dello scudo crociato che solo per tempistiche temporali non è stato possibile inserire".
"Io stesso - prosegue Sdanganelli - ero stato delegato dal segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa a poter depositare il simbolo dello scudo crociato. Il patto quindi si reggeva su questa imprescindibile condizione e cioè rimanere con la nostra autonomia alla luce della nostra coerente storia. Che alla nostra età, con storie e vissuti da sempre democristiani, qualcuno ci definisse incautamente satelliti di altri partiti davvero ci spiace e ci rammarica. Respingiamo con forza - conclude - le affermazioni del sindaco Murone, anche alla luce del fatto che l'unico candidato risultato eletto in questa lista è l'avvocato Giancarlo Nicotera, democristiano sin dalla minore età. Identica cosa per l'amico Pegna, segretario cittadino Udc e le altre persone che abbiamo espresso noi come candidate. Tutto ciò giusto per non rinnegare fatti e storie che non meritano di essere offese. Caro sindaco, non è un buon inizio nascondere la verità".
© RIPRODUZIONE RISERVATA