A Lamezia carovana Cgil su autonomia differenziata: “Stesso Paese, stessi diritti, per poter avere gli stessi doveri”

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Lamezia Terme - Arriva anche su corso Giovanni Nicotera la carovana Flc CGIL, iniziativa del sindacato che tutela i lavoratori e le lavoratrici del mondo dell’istruzione e della ricerca, fra i primi ad essersi mobilitato contro la proposta di legge sull’Autonomia Differenziata. “La nostra è un'iniziativa nazionale”, spiega Alfonso Marcuzzo, Segretario Generale Flc CGIL Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, presente sul van insieme al Segretario Regionale Flc CGIL Calabria Mimmo Denaro, al Segretario Area Vasta Pietro Bonaddio e ai dirigenti sindacali Giuseppe Chirico e Francesco Salatino.

“Crediamo che l’Italia debba essere una, unica e unita e che il diritto all’istruzione debba essere garantito in maniera uniforme in tutto il paese” sottolinea Marcuzzo, “Con questa legge invece il paese rischia di spaccarsi, a discapito dei cittadini che da circa 22 anni aspettano il rispetto dei Lep, e del raggiungimento di livelli di qualità dei servizi che, se questa legge sarà approvata, da noi non saranno mai raggiunti”. Sono d’accordo l’avvocato Mario De Grazia, fondatore del Comitato Difendiamo la Costituzione, e don Giacomo Panizza, fondatore di Comunità Progetto Sud, e “promotore di uguaglianze”, come si è definito nel corso della diretta Facebook condotta all’interno del van.

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“Un tempo nelle fabbriche si diceva “nord e sud uniti nella lotta”, racconta don Panizza, “perché avere stessi diritti è utile: significa avere anche gli stessi doveri. Io non posso pagare le tasse se non ho diritto a dei servizi fondamentali come la scuola, la salute. Non abbiamo bisogno di nuove leggi, vogliamo che siano rispettati i bisogni della popolazione. Il divario fra nord e sud è già esistente e dobbiamo evitare di aggravarlo”.

“Ringraziamo Flc CGIL per quest’iniziativa”, aggiunge De Grazia, “perché è utile portare nelle piazze questa forma di mobilitazione. Sarebbe utile fosse abbracciata anche dai partiti d’opposizione che rimangono troppo spesso al chiuso dei loro convegni, senza coinvolgere realmente i cittadini. Soprattutto sarebbe utile in Calabria dove 500.000 persone sono emigrate negli ultimi anni, solo il 37% dei ragazzi fra i 20 e i 34 anni ha un’occupazione. Il divario è forte e crescerà a dismisura se questa legge dovesse essere approvata”. 

Giulia De Sensi 

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