San Mango D’Aquino - Seconda serata al Premio Muricello dedicata alla memoria e al dovere di ricordare, in occasione del trentennale delle stragi di mafia. E così, si sono alternate le testimonianze dirette di chi ha vissuto quegli anni terribili, in maniera diretta o indiretta. Dalla testimonianza di Angelo Corbo, uno dei sopravvissuti all’agguato di Capaci in cui perse la vita Giovanni Falcone la moglie ed altri colleghi della scorta, a quella di Walter Aversa, figlio del sovrintendente capo di Polizia ucciso barbaramente con la moglie in via dei Campioni a Lamezia Terme sempre in quel tragici 1992. Vicende ancora avvolte nel mistero e sui quali si insegue la verità vera e non solo giudiziaria, per come fino ad oggi avvenuto.
Insieme a Corbo e Aversa, che hanno ricevuto riconoscimenti, sono stati premiati anche i giornalisti Pietro Melia e Antonio Cannone per il loro impegno professionali in tanti anni di lavoro e la loro passione civile. Il primo, punto fermo della cronaca giudiziaria e non solo calabrese. Cannone che con il suo libro sul caso Aversa ha sollecitato questioni irrisolte e riacceso i fari su intrecci e anomalie di una vicenda ancora piena di ombre. Altro premiato il professionista Armando Caputo Maletta. La serata è stata presentata dal giornalista Ugo Floro e dal presidente del Premio Muricello, Antonio Chieffallo. Saluti istituzionali del sindaco, Luca Marrella. Infine, nota di merito per le performance collaterali alla manifestazione per lo spettacolo teatrale “La Salvazione”, scritto da Angelo Colosimo, interpretato dall’autore, da Rossella Pugliese e Salvatore Alfano, per la regia di Chiara Callegari. Ad aprire la manifestazione il Premio Letterario, al suo debutto, che ha visto trionfare Elena Giorgiana Mirabelli con Maizo, casa editrice Zona 42.
© RIPRODUZIONE RISERVATA