Associazione Lamezia Libera: “La base dei canadair non si tocca”

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Lamezia Terme – “Adesso basta, Lamezia e l’aeroporto lametino non possono essere più bistrattate dall’Amministratore unico della Sacal e dal Presidente della Giunta regionale di turno in questo caso rispettivamente Franchini e Occhiuto. La base dei canadair non si tocca senza se e senza ma, a Lamezia è stata decisa dai Ministeri competenti molti anni or sono e a Lamezia deve rimanere”. Sulla questione interviene anche il presidente dell’associazione Lamezia Libera Francescantonio Mercuri.

“Deve finire – prosegue - l’era di sacrificare sull’altare la città della Piana per salvare altri centri falliti. Gli hangar realizzati nell’area aeroportuale lametina non sono né di Franchini e né di Occhiuto, pertanto, questi Signori non possono decidere di sfrattare la base dei canadair come se gli stessi fossero di loro proprietà. Com’è possibile che, nonostante il Viminale abbia risposto a chiare note che la base deve rimanere a Lamezia, il presidente Occhiuto in occasione del Pon Legalità 2014-2020 ha promesso ai crotonesi di parlare col Ministro degli Interni Piantedosi, affinché quest’ultimo potesse, probabilmente, far cambiare idea ai Vigili del fuoco che giustamente sono contrari a questa scellerata decisione? Si ricordi Occhiuto che è il presidente dell’intera Calabria e non della sola Crotone. Spostare la base dei canadair a Crotone significa spostare anche il Reparto volo dei Vigili del fuoco da poco istituito nella nostra Città in quanto, entrambe le basi dipendono dal Dipartimento degli stessi Vigili. Franchini e Occhiuto, probabilmente, disconoscono che Lamezia è sede del Polo Didattico Regionale dei V.d.f. e sembra essere dotato di un simulatore per l’addestramento del personale, che non può entrare in funzione in quanto la Sacal a tutt’oggi non ha realizzato la piazzuola necessaria. D'altronde, la Sacal (la società che gestisce i tre aeroporti calabresi) sembra essere stata costituita con il solo scopo di non far decollare l’aeroporto di Lamezia e di salvare quelli di Crotone e Reggio Calabria che dovrebbero essere soppressi in quanto sono falliti da molti anni (l’aeroporto reggino non può mantenersi in vita con qualche centinaio di migliaia di viaggiatori all’anno e quello di Crotone con poche migliaia tanto che, studi di pochi anni addietro hanno messo in evidenza che in Calabria basterebbe un solo aeroporto ben attrezzato). Inoltre, cosa strana, in un periodo in cui la parola pieni poteri è messa al bando, come mai agli Amministratori della Sacal, sia all’attuale che al suo predecessore, gli sono stati conferiti pieni poteri? Chissà perché! Ai posteri l’ardua sentenza. Una cosa è certa, non bisogna dimenticare che durante la gestione del predecessore di Franchini sono andati persi 60 milioni di euro per la realizzazione della nuova aerostazione. Sarà stato un caso? Se l’aerostazione fosse stata realizzata l’offerta avrebbe attirato più domanda e altre compagnie avrebbero atterrato su Lamezia con nuove rotte. In questo caso, Reggio e Crotone cosa avrebbero fatto? Avrebbero chiuso i battenti ed ecco che si è trovato il modo per farli sopravvivere. Adesso è il turno del signor Franchini con lo spostamento dei canadair, in poche parole ogni Amministratore unico che viene nominato, deve lasciare il segno. Spostare la base dei canadair a Crotone, oltre ad essere un danno economico è un danno al prestigio della città della Piana in quanto, la base di Lamezia Terme assieme a quella di Genova e Roma Ciampino costituiscono l’ossatura della flotta aerea nazionale antincendio”.

Inoltre, la base lametina, sostengono ancora dall’associazione: “oltre ad essere al servizio dell’Intera Calabria, è al servizio dell’intero Mezzogiorno e delle Isole maggiori e di conseguenza il suo spostamento determinerebbe uno squilibrio a livello nazionale. Lamezia non è stata scelta per caso, ma per la sua centralità e per la sua posizione strategica tanto che, i velivoli si possono alzare in volo senza nessun problema, in quanto l’aeroporto ‘Sant’Eufemia’ possiede un coefficiente del 99% di visibilità, e possono raggiungere facilmente qualsiasi luogo interessato dall’incendio, cosa che non potrebbero fare da Crotone o da Reggio. Qual è il motivo di questo accanimento? Questa è una scelta politica, probabilmente, per giustificare lo sperpero di venti milioni di euro per la realizzazione di una base di Protezione Civile nell’area aeroportuale di Crotone prevista dal contratto Cis Volare sottoscritto a Dicembre dello scorso anno. Occhiuto e Franchini, forse disconoscono che una base di Prociv dovrebbe sorgere in una zona centrale e strategica per il bene della collettività e non a Crotone. Inoltre, ignorano che a Lamezia già esiste una base militare che ha anche funzioni di protezione civile e questa è il 2° Reggimento ‘Sirio’ che interviene in caso di incendi boschivi, terremoti, forti nevicate, alluvioni, e altro con i suoi elicotteri dell’Aves”.

Piuttosto, conclude la nota: “Occhiuto investa questi venti milioni di euro sull’aeroporto lametino, affinché possa diventare il Pratica di Mare della Calabria in modo da poter concentrare su di esso i mezzi aerei delle altre forze dell’ordine a cominciare dal 5° Reparto volo della Polizia di Stato, che molti anni or sono è stato dirottato a Reggio Calabria quando era stato deciso di farlo nascere nell’area aeroportuale di Lamezia. Occhiuto, si preoccupi ancora di far diventare l’aeroporto di Lamezia Terme l’aeroporto intercontinentale progettato nel lontano 1956 di sussidio all’aeroporto di Roma Fiumicino per i collegamenti mediorientali e che di intercontinentale non ha nulla, anziché spostare la base dei canadair. Lo spostamento della stessa  a Crotone deve essere contrastato in ogni modo ed in ogni luogo, la pseudo classe politica lametina tutta, esca dall’eterno letargo che la caratterizza da sempre e si convochi immediatamente un consiglio comunale aperto invitando il presidente Occhiuto, l’Amministratore della Sacal Franchini, i consiglieri regionali Bruni e Raso, il sottosegretario agli Interni Ferro e l’onorevole Furgiuele  (anche se eletto nel collegio uninominale Calabria-U01 ma lametino puro) affinché si blocchi questo scellerato progetto e si ridia dignità istituzionale alla città di Lamezia Terme”.

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