Atterrati all'aeroporto di Lamezia i 121 medici cubani, il gruppo già a lezione d'italiano all'Unical

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Lamezia Terme - Atterrato nella notte all'aeroporto di Lamezia il secondo contingente di 121 medici cubani. Questa mattina, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, insieme al rettore Nicola Leone, ha accolto all’Università della Calabria, a Cosenza, i medici cubani. I nuovi camici bianchi caraibici si sommano ai 51 medici arrivati a dicembre 2022, e che da gennaio 2023 prestano servizio, con grande soddisfazione dei cittadini calabresi, presso 4 ospedali della provincia di Reggio Calabria.

“Un caloroso benvenuto a tutti voi, e grazie, grazie davvero per essere qui”, ha detto il governatore Occhiuto accogliendoli nelle aule della Scuola Superiore di Scienze delle Amministrazioni Pubbliche. “In questi mesi i vostri colleghi giunti in Calabria lo scorso dicembre hanno dato alla nostra Regione un contributo fondamentale per tenere aperti gli ospedali e per dare risposte ai pazienti, sono certo che anche voi vi integrerete benissimo e che anche questa sarà un’esperienza di successo. All’inizio fui criticato per questa mia iniziativa, per aver portato in Calabria dei medici cubani. Oggi tutti vorrebbero ripeterla anche nelle altre Regioni. Lo scorso mese di agosto, quando firmai l’accordo presso l’ambasciata cubana a Roma, sostenni che questi medici non avrebbero rubato alcun posto di lavoro agli italiani. E infatti nell’ultimo anno e mezzo abbiamo assunto in Calabria 2.500 unità di personale sanitario. Purtroppo, sul reclutamento di alcune specializzazioni abbiamo difficoltà, in Calabria ancor più che nel resto d’Italia. E i medici cubani arrivati oggi sono specializzati, ad esempio, in emergenza urgenza, in ortopedia, in cardiologia, in quelle specializzazioni difficili da trovare per tutte le Regioni. E dunque ci daranno un grande aiuto. Ringrazio il Ministero degli Esteri che ci ha aiutato in queste settimane a superare qualche problema burocratico, e ringrazio l’Università della Calabria e il rettore Nicola Leone che ha riaperto l’Ateneo ad agosto per far svolgere a questi medici il corso intensivo d’italiano. Studieranno anche di sabato e domenica ed entro questo mese saranno nelle corsie dei nostri ospedali. Ma il grazie più grande va a tutti voi - ha concluso il presidente Occhiuto, salutando i camici bianchi caraibici - perché avete deciso di venire in Calabria a darci una mano, lasciando a Cuba le vostre famiglie e i vostri affetti. Grazie davvero di cuore”.

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I 120 medici cubani appena arrivati seguiranno, come già avvenuto per i loro colleghi giunti in Calabria 7 mesi fa, un corso intensivo di italiano presso l’Unical, e tra qualche settimana saranno a disposizione del servizio sanitario regionale calabrese.

Ecco dove andranno a lavorare:

42 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza;

22 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro;

17 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone;

17 presso l’Azienza ospedaliera di Cosenza,

9 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia;

6 presso l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria;

5 presso il Gom di Reggio Calabria;

2 presso l’Azienda ospedaliera Dulbecco di Catanzaro.

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Medici cubani a lezione d'italiano all'Unical 

"L'università - si aggiunge - offrirà ai medici un corso intensivo di lingua italiana, che sarà indispensabile per poter comunicare efficacemente con i pazienti e con il personale medico italiano una volta che avranno preso servizio nei diversi ospedali calabresi. I medici cubani frequenteranno lezioni di formazione finalizzate al consolidamento delle competenze linguistiche italiane, organizzate dal Centro linguistico dell'ateneo, con un corso intensivo di 64 ore, inclusi il sabato e la domenica. Le lezioni si terranno nelle aule della Scuola superiore di Scienze delle amministrazioni pubbliche grazie all'immediata disponibilità dimostrata dal direttore della Scuola, Vincenzo Fortunato, e dal direttore del Dispes, Ercole Giap Parini, che in pochi giorni hanno organizzato la logistica e garantito la presenza del personale, nonostante il periodo di chiusura estiva".

Oltre ai corsi di lingua, l'Università offrirà ai medici il vitto e l'alloggio nelle residenze del campus. "Questa decisione - ha detto il rettore Nicola Leone - è stata presa in linea con la nostra missione sociale, che mira a promuovere l'inclusione attraverso l'educazione e la cultura e rafforza l'ottima collaborazione istituzionale stabilita con la Regione. Abbiamo risposto positivamente al governatore Roberto Occhiuto, che ci ha chiesto di offrire supporto didattico ai medici, nonostante il loro arrivo coincida con la pausa estiva dell'ateneo e con le attività di iscrizione dei nuovi studenti. Siamo convinti che l'ospitalità offerta dall'università ai medici cubani sia un segno tangibile del nostro impegno nel promuovere la solidarietà e la cooperazione internazionale. La speranza é che questa esperienza possa dare i frutti sperati, in attesa che si realizzi l'auspicata normalizzazione del sistema salute calabrese". "Ci auguriamo - ha concluso Leone - che il corso di lingua italiana rappresenti un'esperienza positiva per tutti i partecipanti e che possa contribuire a rafforzare i legami tra i nostri Paesi e le nostre culture".

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