Cafiero de Raho è ufficialmente il nuovo procuratore nazionale antimafia

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Roma - Il nuovo procuratore nazionale antimafia è Federico Cafiero de Raho, che ora è il capo della procura di Reggio Calabria. Lo ha nominato il plenum del Csm all'unanimità, dopo che ieri il Pg di Palermo Roberto Scarpinato aveva ritirato la propria candidatura. Napoletano, 65 anni, de Raho è stato a lungo pm a Napoli e ha legato il suo nome al processo 'Spartacus' che, scaturito dalle dichiarazioni del primo pentito dei casalesi Carmine Schiavone, portò all'azzeramento della cupola del clan. Succede a Franco Roberti che lascia la magistratura per raggiunti limiti di età.

"E' un magistrato di estremo valore e rigore" ha detto di de Raho la relatrice Paola Balducci, "Conosce come nessun'altro le mafie in Italia", ha sottolineato a sua volta Francesco Cananzi di Unicost. Ed è "certamente idoneo a svolgere il delicatissimo ruolo di procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, assicurando piena continuità con Franco Roberti", hanno evidenziato con un comune sentire il pg Pasquale Ciccolo e il primo presidente della Cassazione Giovanni Canzio, che hanno riconosciuto a Roberti di aver "onorato" l'incarico sinora ricoperto dandogli un prestigio "anche internazionale".

Parole a cui si sono associati in tanti. L'ex presidente dell'Anm Luca Palamara (Unicost) ha richiamato l'attenzione anche sugli "importanti risultati" conseguiti nel contrasto alla 'ndrangheta; così come ha fatto Luca Forteleoni (Magistratura Indipendente), facendo notare i 13 nuovi collaboratori di giustizia che hanno segnato una "svolta storica" nella realtà calabrese. Commosso l'intervento di Antonello Ardituro (Area) che con de Raho ha lavorato e che ha voluto ricordare anche "l'impegno civico" del magistrato, a fianco dei familiari delle vittime della mafia.

E "grande soddisfazione" per la nomina di de Raho, che sarà il quinto procuratore nazionale antimafia, è stata espressa dal vice presidente Giovanni Legnini, che ne ha evidenziato le "straordinarie doti investigative e una non comune capacità organizzativa dimostrata sul campo".

C'è motivo di orgoglio anche per il Csm che ha dimostrato di "sapere individuare il magistrato più adatto e meritevole in tempi congrui". Tanti gli attestati di stima anche a Scarpinato, per il "senso istituzionale" dimostrato con il suo passo indietro per dare "un'ampia legittimazione" al nuovo procuratore, come hanno sostenuto tra gli altri Valerio Fracassi e Piergiorgio Morosini.

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