Lamezia Terme – E’ originario del Reventino Nick Sirianni, il coach dei Philadelphia Eagles, la squadra che nei giorni scorsi ha vinto il Super Bowl, l’evento sportivo tra i più attesi negli Usa. I nonni dell’allenatori, infatti, sono emigrati da qui tanti anni fa per approdare in America. Oggi un nome calabrese entra nella storia dello sport americano.
“I grandi media internazionali hanno esaltato, nei giorni scorsi, il trionfo di quello che oggi viene considerato un simbolo dell’eccellenza italo-americana nel mondo dello sport – ad affermarlo è il consigliere comunale di Catanzaro Sergio Costanzo - Parliamo di Nick Sirianni, allenatore dei Philadelphia Eagles, che ha vinto il Superbowl e ha contribuito a far parlare di se, oltre che per il grande successo nel football americano, anche per le proprie origini. La sua famiglia, infatti, ha radici nella provincia di Catanzaro, nell’area del Reventino, e proprio il legame con la terra che ha dato i natali ai suoi affetti più cari ha accompagnato la crescita e la consacrazione dell’allenatore”.
“Una vittoria – prosegue - quella nella finale della NFL, che ha avuto un sapore anche calabrese e che ha offerto la possibilità di far parlare dei valori della nostra terra in maniera positiva in tutto il mondo. Nick Sirianni porta con sé l’orgoglio della propria storia familiare e rappresenta un testimone ed un simbolo del talento che la grande comunità italoamericana esprime da sempre. Credo, dunque, che anche le istituzioni locali debbano non solo esprimere gratitudine e plauso a Sirianni per questo suo successo personale, ma anche promuovere un momento solenne che possa rappresentare l’occasione per accoglierlo e celebrarlo. Chiedo, perciò, al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e al Presidente della Provincia di Catanzaro, Amedeo Mormile, di attivarsi al fine di invitare formalmente l’allenatore italoamericano nella nostra regione, così da poter tributare il giusto riconoscimento a chi porta in alto le nostre radici, offrendogli la possibilità di ricongiungersi idealmente con la terra dei suoi familiari”.
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