Giornata mondiale dell’allattamento al seno anche a Lamezia, a lavoro per nuovi percorsi nascita in ospedali

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Lamezia Terme - Un evento di sensibilizzazione, per promuovere un atto ancestrale messo a dura prova dai ritmi della contemporaneità: lo ha voluto l’Asp di Catanzaro in occasione della Giornata Mondiale dell’allattamento al seno, invitando presso il Chiostro San Domenico madri, famiglie e operatori, per discutere in maniera interattiva della propria esperienza mettendo in comune vissuti, emozioni e problematiche legati ad una delle fasi più affascinanti della maternità.

Ad organizzare e gestire l’evento il dottor Francesco Morrone dirigente dell’Unità Operativa Semplice di Neonatologia presso l’ospedale “Giovanni Paolo II”, nonché responsabile della linea dell’allattamento all’interno del piano per la prevenzione; piano di cui è responsabile il dottor Giuseppe Furgiuele, dirigente del Dipartimento di Prevenzione, autore delle conclusioni di una serata molto partecipata cui hanno dato il loro contributo anche il dottor Salvatore Iannelli, direttore della U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia, la dottoressa Mimma Caloiero, capodipartimento Materno-Infantile, e in rappresentanza dell’Asp di Catanzaro il dottor Giuseppe Caparello, direttore del Dipartimento di Prevenzione. Presenti anche moltissime ostetriche, infermiere pediatriche, psicologhe e altre figure decisive nell’orientare nel modo giusto l’intero percorso della maternità.

Un percorso che conduce in maniera naturale al gesto bellissimo dell’allattamento, che comporta secondo studi scientifici notevoli benefici, per la madre e per il bambino, emersi nel dibattito e ribaditi nelle conclusioni dal dottor Furgiuele e dai colleghi: per il bambino, l’immunizzazione nei primi mesi di vita attraverso la trasmissione degli anticorpi della madre – fatto testimoniato da una giovane madre che ha praticato l’allattamento al seno durante il periodo Covid –,  la prevenzione di allergie alimentari e problemi dell’apparato gastroenterico, benefici alla salute generale e allo sviluppo futuro. Ma i vantaggi non finiscono qui: “Essere allattati al seno è premessa di un migliore sviluppo del sistema nervoso, favorisce l’intelligenza, la fiducia in sé stessi, spesso lo sviluppo di una personalità più forte: perché ci si sente accolti completamente, e non si avverte in maniera traumatica il distacco dall’ambiente del ventre materno” dicono gli esperti.

E anche per la madre i benefici non sono pochi: fra quelli emersi, la prevenzione del carcinoma al seno e della depressione post-partum. Inoltre il gesto di allattare rafforza la relazione madre-bambino, gettando le basi di un rapporto lungo tutta la vita. Ma non in tutti i casi l’allattamento è un fatto automatico, ed è per questo necessario essere supportati durante tutto il percorso che conduce a questa scelta: se a livello nazionale si è parlato dell’introduzione della figura dell’assistente alla maternità, in realtà a livello territoriale un progetto con finalità simili esiste già.

“Si tratta del Percorso Nascita”, spiega il dottor Morrone, “un progetto esistente a livello regionale, che mette insieme una serie di figure con il compito di accompagnare la donna e l’intera famiglia durante tutta la gravidanza e il puerperio: dal consultorio, con il ginecologo, l’ostetrica e lo psicoterapeuta, attori dei corsi di accompagnamento alla nascita – diversi dai semplici corsi preparto – , fino all’ospedale, luogo dell’evento nascita dove si aggiungono le puericoltrici e le infermiere specializzate, per poi tornare sul territorio, con progetti di counseling, assistenza all’allattamento, prevenzione della depressione post partum. Ovviamente il progetto andrebbe implementato con figure specifiche nelle singole aziende ospedaliere, e siamo in procinto di farlo, perché il nostro scopo è rendere il servizio pubblico capace di fornire un’offerta completa, che sia accessibile a tutti, anche in questo campo delicato”.

Giulia De Sensi 

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