Giorni decisivi per l'aeroporto di Lamezia, la Regione pronta a spendere 65 milioni per aumentare i voli ma pesa lo scontro Governo-Ryanair

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Lamezia Terme - Sono giorni di attesa e delicatissimi per il comparto aereo calabrese e soprattutto per lo scalo più importante che è quello di Lamezia Terme.

Da una parte, infatti, rischia di avere ripercussioni lo scontro aperto tra il governo nazionale e la compagnia Ryanair, tra i principali vettori low cost dell'aeroporto lametino; dall'altra si è in attesa della definizione dell'avviso pubblico aperto dalla Regione per l'assegnazione di aiuti pubblici finalizzati a incrementare i voli da e per la Calabria.

Sul primo fronte, ovvero la battaglia ingaggiata dal Governo per contenere i costi dei biglietti, in Calabria gli occhi sono tutti puntati verso la compagnia irlandese che ha già reagito duramente alle scelte nazionali, incidendo sulle tratte di Sicilia e Sardegna. Al momento nessuna decisione è stata assunta sulla Calabria e su Lamezia Terme da parte dei manager Ryanair che nell'unico aeroporto internazionale della Calabria hanno una base oltre a gestire diversi voli nazionali e internazionali, ma chiaramente le dinamiche nazionali potranno incidere sull'immediato futuro dei collegamenti low cost.

Sull'altro piatto della bilancia - quasi a fare da contrappeso - il paniere di fondi pubblici che il presidente della Regione Roberto Occhiuto vuole destinare alla promozione di nuove rotte sui tre scali calabresi di Lamezia, Crotone e Reggio. In ballo ci sono 120 milioni, di cui circa 65 solo per Lamezia. Si tratta di aiuti di Stato che saranno assegnati alle compagnie aeree sulla base di una manifestazione pubblica e il cui esito sarà deciso nella prossima settimana, che dunque si annuncia caldissima per il futuro dell'aeroporto lametino e per l'intera filiera della mobilità in Calabria.

G.V.

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