Lamezia Terme – “La situazione va monitorata e seguita con attenzione perché siamo nel pieno di una sequenza sismica”. A parlare è Giulio Riga, geologo di Lamezia, esperto in difesa del suolo e che da anni studia gli eventi sismici, elaborando il modello “Previsio”, ovvero un algoritmo attraverso il quale seguire l’evoluzione sismica. Dopo la forte scossa che ieri sera si è registrata a Pietrapaola, alla quale è seguito uno sciame sismico ed è stata preceduta nei giorni scorsi da un evento sismico a Lamezia e un altro in provincia di Vibo Valentia, Riga non esclude che “nella Calabria centrale possa verificarsi l’accadimento di evento energico capace di avviare una nuova crisi sismica da seguire con molta attenzione (zone critiche attuali: la stretta di Catanzaro e Sila). La faglia della Sila greca, dove si è verificata la scossa forte di ieri sera, è fra le più critiche insieme a quella che attraversa Lamezia. Nella Sila sono presenti una zona di trasferimento di energia e un gap sismico ampio che deve essere chiuso. Ricordo che non sempre un cluster è capace di sviluppare una forte scossa”.
Ciò che per Riga è fondamentale è diffondere e divulgare modelli corretti di comportamento nella popolazione: “Purtroppo, in Calabria la cultura della prevenzione non è diffusa a sufficienza e a ciò bisogna aggiungere che, ad esempio a Lamezia, conviviamo con situazione di abusivismo edilizio tali da rendere ancora più fragile il territorio. Ecco perché è fondamentale che i cittadini siano informati sui giusti comportamenti da seguire in caso di terremoto (qui una serie di indicazioni https://rigagiulio.blogspot.com/2015/01/prevenzione-sismica_67.html) evitando ogni forma di panico, soprattutto di fronte ai bambini”.
G.V.
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