Acri (Cosenza) – L’Anfiteatro di Acri ieri sera ha segnato il ritorno dei Modà, con il frontman Francesco Silvestre in arte Kekko, in Calabria dopo 10 anni. Un ritorno tanto atteso che ha portato quasi quattromila spettatori provenienti dalle varie province per l’unica tappa regionale. Molti giunti anche tramite pullman organizzati. Il gruppo, accompagnato dall’orchestra, ha emozionato un pubblico diversificato abbracciando tutte le generazioni con la dolcezza di nuovi brani, quali: ‘Quelli come me’ e la carica di ‘La notte’, suo successo del 2011. Il cantautore ha raccontato come ha imparato a riconoscere, affrontare e controllare le sue emozioni per vivere in equilibrio con se stesso e con gli altri, parlando del suo lungo periodo lontano dal palco e di come la sua famiglia sia stata uno dei punti fermi e solidi, non mancando, infatti, in scaletta brani come ‘Gioia’ dedicata alla figlia e ‘In tutto l’universo’ scritto per la moglie.
Ha interagito con il pubblico raccontando delle sue origini calabresi da madre crotonese alla quale ha dedicato ‘Salvami’ da lui definita come “una preghiera” dovuto a un particolare momento della sua vita consistente nella malattia della mamma colpita da un tumore. Il cantautore ha coinvolto una ragazza del pubblico facendola salire sul palco nella parte della serata dedicata al ‘fuori concerto’ cantando ‘Bellissimo’. L’Anfiteatro è stato la cornice perfetta di un quadro dipinto con la bellezza e la purezza dell’amore e dell’amicizia. Proprio come in uno dei suoi brani ‘Come un pittore’, altro brano atteso e cantato da tutti i presenti, ricordando con grande commozione il suo caro amico Jarabe de Palo, da lui definito come “l’uomo che supera l’artista”, scomparso il 9 giugno del 2020. Ha concluso ringraziando l’orchestra che lo ha accompagnato nonché gli organizzatori della serata. L’artista ha espresso la sua gratitudine all’intero pubblico definendolo: “La sua medicina migliore”.
E.I
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