Insediato nuovo procuratore generale Otello Lupacchini alla Corte di Appello di Catanzaro - VIDEO

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Catanzaro - Cerimonia di insediamento del nuovo procuratore generale della Repubblica, Otello Lupacchini, nell'aula del Crocifisso della Corte di Appello di Catanzaro. Lupacchini, che è stato nominato pg della Corte d'appello catanzarese lo scorso 6 ottobre dal Csm, subentra a Raffaele Mazzotta, andato in pensione a luglio. Lupacchini, già sostituto procuratore generale presso Corte di Appello di Roma, nel corso di una breve cerimonia, è stato immesso nel possesso delle sue funzioni di procuratore Generale della Repubblica presso la corte di appello di Catanzaro dal presidente della Corte d’appello di Catanzaro, Domenico Introcaso. "Il mio obiettivo è evitare l'eccesso di burocratizzazione dell'attività di magistrato" ha affermato il neo procuratore generale. Presenti, inoltre, alcuni magistrati del distretto, tra cui il predecessore di Lupacchini, Raffaele Mazzotta, il presidente del tribunale di Catanzaro Vetrone e il procuratore della Repubblica Nicola Gratteri: tra gli altri, a salutare l'arrivo del nuovo pg anche il presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, il prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, il presidente della Regione, Mario Oliverio, il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, il sindaco del capoluogo, Sergio Abramo, il rettore dell'Università "Magna Graecia", Giovanbattista De Sarro.

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A tutti loro Lupacchini ha rivolto un saluto di ringraziamento auspicando "collaborazione, quella collaborazione che da parte mia non mancherà”.Il nuovo procuratore generale si è poi detto "lieto di essere qui in questo territorio ricco di meravigliose risorse umani, sociali, culturali e imprenditoriali, un territorio purtroppo piagato da virulenti fenomeni di criminalità organizzata", rimarcando poi "i valori che ispirano la mia attività, giustizia e libertà, due parole che - ha proseguito Lupacchini - ogni volta che entro noto nell'epigrafe della statua di marmo collocata all'ingresso del palazzo di giustizia di Catanzaro". 
   

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Quindi, Lupacchini ha illustrato il suo programma alla guida della Procura generale della Corte d'appello di Catanzaro: "E' mia ferma intenzione che l'ufficio si ispiri ai principi fondamentali del rispetto delle norme del giusto processo, e questo implicherà un progetto organizzativo tale da garantire la correttezza, l'imparzialità e l'efficacia della nostra azione, un progetto organizzativo che non sia calato dall'alto ma veda l'apporto di tutte le componenti. E' mia ferma intenzione inoltre fare in modo che tra Procura generale e procure del distretto ci sia la massima collaborazione. E soprattutto voglio evitare l'eccesso di burocratizzazione dell'attività di magistrato, perchè questo frusterebbe le esigenze del sistema". Lupacchini, in magistratura dal 1979, è stato, tra l'altro, componente della Commissione per l'applicazione delle speciali misure di protezione ai testimoni ed ai collaboratori di giustizia e consulente delle Commissioni parlamentari Antimafia e Mitrokin. Impegnato da sempre sui fronti caldi della criminalità organizzata, comune, politica e mafiosa, Lupacchini si è occupato, fra l'altro, degli omicidi del pm Mario Amato, del banchiere Roberto Calvi, del generale americano Lemmon Hunt e del professor Massimo D'Antona, nonché della strage di Bologna e della strage brigatista di via Prati di Papa. Al suo attivo anche l'inchiesta sulla banda della Magliana.

Gratteri: "Emergenza in Tribunali distretto Catanzaro" 


Nei tribunali del distretto di Catanzaro c'è "un'emergenza immediata". Lo ha affermato il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel suo intervento di saluto al neo procuratore generale Otello Lupacchini. Gratteri ha assicurato al neo pg "la massima collaborazione, nel solco di quanto avvenuto con il predecessore Raffaele Mazzotta", facendo poi una rapida panoramica sugli organici nel distretto di Catanzaro. 
   "Per quanto riguarda gli uffici requirenti - ha proseguito - ci sono magistrati a sufficienza per lavorare bene. Invece criticita' ci sono nei tribunali, nei quali c'e' un'emergenza immediata, anche se so che il presidente Introcaso si sta impegnando a fondo. E' grave la situazione di Vibo, e nel 2018 ci sara' grande criticita' anche a Crotone. E' urgente - ha sostenuto Gratteri - l'intervento del Csm su Vibo ed e' urgente rivedere la geografia giudiziaria". Gratteri ha quindi rilanciato la sua proposta di istituire i tribunali distrettuali: "Fin quando non saranno creati - ha concluso il procuratore di Catanzaro - si procedera' solo a rattoppi".

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