Catanzaro - "O si ascoltano le ragioni di questa piazza o andremo allo sciopero generale". Sollecitare la Giunta regionale ad intervenire per favorire lo sviluppo della Calabria. Questo il motivo che ha spinto centinaia di persone a manifestare partendo proprio dal piazzale antistante la Cittadella regionale a Catanzaro aderendo alla manifestazione promossa dalle segreterie regionali dei sindacati Cgil e Uil. La piazza questa mattina si è così colorata di rosso e azzurro per chiedere alla Giunta regionale un cambio di rotta sui temi del lavoro, dell’occupazione giovanile e contro i tirocini. Cambio di passo e rottura del metodo è quello che chiedono a gran voce alla cittadella i sindacati "Oliverio cambia passo o cambia posto” dicono. Diversi i comuni che hanno preso parte all’evento: Petronà – Sersale – Botricello – Sellia Marina – Chiaravalle Centrale – Borgia – Guardavalle – Santa Caterina – Badolato – Davoli – Soverato – Lamezia Terme – Falerna – Girifalco – Guardavalle – Decollatura – San Pietro Apostolo – Tiriolo.
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Alla manifestazione anche molti sindaci e rappresentanti delle istituzioni oltre a partiti e movimenti come: Verdi Calabria, Sinistra Italiana, Rifondazione comunista, Mdp, Dems, Pci, Movimento politico Rossano Pulita e risorgimento socialista coordinamento provinciale Cosenza. Per quanto riguarda le associazioni hanno aderito l’Anpi e Libera.
Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria, ha spiegato i motivi della mobilitazione criticando inoltre le politiche del presidente della Giunta Mario Oliverio: "E' sbagliato - ha aggiunto - far passare i fondi per la forestazione, che sono fondi ordinari, per un fatto straordinario. Invece è arrivato il momento di far ripartire la Calabria senza fare annunci né azioni eclatanti ma con grande forza: e la vera forza della regione sono i calabresi che sono venuti a manifestare oggi, in un giorno lavorativo. Aumenta la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, non funzionano sanita' e trasporti, tutti gli indicatori sono negativi. Noi - ha sostenuto ancora il segretario della Cgil - abbiamo un progetto e un'idea di Calabria diversi da quella del governatore, che pero' non ci ascolta. Ma da domani chiediamo di voltare pagina".
A sua volta il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, ha osservato: "Cinquemila calabresi oggi si sono impossessati della piazza dei calabresi per rivendicare atti concreti dalla Regione e dal governo nazionale. Finora abbiamo assistito, soprattutto da parte del presidente Oliverio, a tanto fumo e niente arrosto. Diciamo basta: questa - ha affermato Biondo - e' solo una prima iniziativa per spingere a cambiare passo chi finora ha tradito la fiducia dei calabresi".
I leader sindacali hanno anche commentato la mancata adesione alla mobilitazione da parte della Cisl. Secondo Sposato "si è trattato di una posizione che non abbiamo compreso, visto che da anni stavamo lavorando insieme, ma probabilmente in questi giorni e' successo qualcosa che non conosciamo ma che evidentemente - ha proseguito il segretario della Cgil - ha indotto la Cisl a fare addirittura una manifestazione con il governatore Oliverio". Biondo della Uil ha definito "incomprensibile l'atteggiamento della Cisl anzitutto in rapporto ai risultati negativi dell'azione del governo regionale e alle drammatiche condizioni in cui versa la Calabria, e poi in rapporto al percorso unitario che stavamo portando avanti", auspicando tuttavia di "avere la Cisl di nuovo con noi nelle prossime iniziative, a cominciare da possibile sciopero generale a livello regionale".
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