Lamezia Terme - Presentato lo scorso 20 maggio il libro "Origini e percorso della Neurologia - Ospedale di Lamezia Terme. Dal Martelletto agli organoidi cerebrali" di Giovanni Caruso, pubblicato dalla casa editrice Grafichéditore, in un evento promosso dal convegno di cultura Beata Maria Cristina di Savoia, sezione di Lamezia e dall’Amci (Associazione Medici Cattolici Italiani). I saluti di Maria Cristina Michienzi, Presidente del Convegno di Cultura Beata Maria Cristina di Savoia di Lamezia, e di Filomena Cervadoro, Delegata Regionale dei Convegni di Cultura Beata M. Cristina della Calabria, seguiti da espressioni beneaugurali, relativi al significato spirituale del momento di don Domenico Cicione Strangis, Assistente Ecclesiastico del medesimo Convegno, si sono configurati come atto di accoglienza e di apprezzamento della presenza ai convenuti, numerosi e motivati. Una breve cerimonia, la consegna della spilla di “amico” della Beata M. Cristina di Savoia da parte della Delegata Regionale al dottore Giovanni Caruso, convinto sostenitore dell’Associazione, ha dato un tocco di autorevolezza alla nomina. E in tema di cerimonie, come anticipato dalla Presidente del Convegno, Maria Cristina Michienzi, la serata celebrava, come si suole dire, “un lieto evento”: la nascita della Neurologia nell’ospedale di Lamezia, a distanza di cinquanta anni.
Il dottore Caruso ha rievocato quello storico momento, soffermandosi su episodi, personaggi, attese, ansia, timore, che, rimasti in fondo ad un cassetto, sono stati tirati fuori per l’occasione del 20 maggio. La professoressa Costanza Falvo D’Urso, moderatrice e relatrice dell’incontro, ha dato spazio al protagonista della serata per ripercorrere a ritroso la carriera di medico, neurologo e neuropsichiatra, fino a risalire al tempo in cui parole come “pazzo, malato di mente, esaurimento, manicomio, fragilità, nel comportamento” facevano paura e costituivano un vero e proprio stigma da portare sempre addosso (si era lontani dalla legge Basaglia). Il dialogo fra i due ha consegnato ai presenti un quadro quanto mai interessante sulla Neurologia, quale branca della medicina che si occupa dello studio, della diagnosi, del trattamento del sistema nervoso centrale e periferico. Si è creato un intenso e vivace intreccio sulla salute mentale, sintomi, disturbi, cure, datate nella cosiddetta Preistoria neurologica senza trascurare le prospettive future, rappresentate dagli organoidi cerebrali dell’Intelligenza Artificiale, relativamente alle argomentazioni dell’autore. L’excursus storico della moderatrice, risalente ai papiri egizi, passando attraverso Ippocrate, Aristotele e Galeno e i medicamenti magici, si è alleggerito con le citazioni dei versi di Emily Dickinson e delle frasi relative al vantaggio sulla mente della cultura e del sapere di Papa Bergoglio. Il profilo etico ed umano, accompagnato dalle indiscutibili doti professionali, è stato tracciato magistralmente dal professor Filippo D’Andrea, che ha riportato ricordi giovanili sul legame affettivo con Giovanni Caruso. La lettura di testimonianze di colleghi, ammalati, pazienti, amici, familiari, di cui il libro è ricchissimo, ha allargato il dibattito grazie al contributo dei presenti con una pluralità di vedute, scambio e confronto di idee. Il fecondo germe della libertà, come suggerito degli interventi dell’assessora alla Cultura di Lamezia, dottoressa Annalisa Spinelli, e dall’attuale Primario del Reparto di Neurologia, dottoressa Caterina Ermio, cresce e si sviluppa attraverso la cultura fatta di regole e di metodi improntati ai Diritti di chi ha bisogno ai Doveri di chi regolamenta, i quali possono coesistere all’ interno della società quando diventi preminente l’Etica della Corresponsabilità, come più volte auspicato tra “le righe” nelle pagine del Libro. Le immaginette dei Santi Medici Cosma e Damiano, esposte ai presenti, con relativa preghiera, recitata da Filomena Cervadoro hanno concluso l’appuntamento, il cui filo conduttore è stato l’annuncio del lieto evento della nascita della Neurologia nell’Ospedale di Lamezia Terme, nonché della scoperta Scientifica degli organoidi cerebrali. La ricerca è in continua evoluzione e promette liete prospettive per le malattie del cervello, sempre più in aumento in un’epoca, come la nostra, in cui la media dell’età si è notevolmente innalzata: con questa speranza e fiducia nel cuore relatori, convenuti, Medici, Operatori Sanitari, hanno salutato cordialmente Caruso.
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