Lamezia Terme - "Zangarona torna a parlare la lingua della sua memoria. E lo fa attraverso un intervento che intreccia ricerca storica, tutela delle minoranze linguistiche e valorizzazione del territorio, trasformando un’eredità silenziosa in patrimonio vivo, leggibile e accessibile" è quanto si legge in una nota.
"Con l’intervento “La geografia umana di Zangarona”, promosso dall’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, nella giornata di ieri – 30 maggio 2025 – sono stati installati totem e pannelli informativi bilingui (in italiano e in arbëresh), corredati da apposito certificato di validazione linguistica, in alcuni dei luoghi simbolici della storica frazione collinare. Un gesto concreto che segna una nuova tappa del percorso di valorizzazione delle minoranze linguistiche e culturali tutelate dalla legge".
"I dispositivi narrativi - spiegano - sono stati collocati in Località Grutte (‘i Grutti), dove è presente un antico palmento rupestre; nella Piazza Santa Maria delle Grazie (Sheshi Shumbëria e Graxjevet), centro religioso della comunità; in località Santu Nicola (Shën Nikolla) e presso la vicina Fontana di San Nicola (Kroi i Shën Nikolla), dove si trovano i resti della storica chiesa del Santo; e infine nella zona di Terravecchia, primo insediamento arbëresh secondo la tradizione. Ogni pannello restituisce nomi, tracce e racconti che riannodano il filo tra passato e presente. L’iniziativa si inserisce infatti nel solco di una progettualità avviata nel 2022, con il primo finanziamento per la digitalizzazione e ristampa del Catasto Onciario del 1746, custodito presso l’Archivio di Stato di Napoli, e proseguita quest’anno con l’acquisizione delle Rivele, documenti che raccontano la struttura familiare, patrimoniale e sociale della comunità albanese del tempo".
"Realizzato con le risorse del Fondo statale per le minoranze linguistiche storiche, di cui agli artt. 9 e 15 della legge n. 482/1999, assegnate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, questo intervento si propone non solo di tutelare, ma soprattutto di trasmettere alle nuove generazioni un patrimonio culturale prezioso, rafforzando il senso di appartenenza e la consapevolezza delle proprie radici. L’attenzione dell’Amministrazione verso la valorizzazione dell’identità arbëreshe non è nuova: già nel 2024, in occasione della visita ufficiale del Presidente della Repubblica d’Albania, Bajram Begaj, si è voluto omaggiare il legame storico con un murales e un busto dedicati a Giorgio Castriota Scanderbeg, realizzati con il patrocinio e il contributo economico comunale, in collaborazione con l’associazione “Xingarona largh dhe aser”".
"Nell’ambito della strategia di rigenerazione territoriale, oltre al rilancio delle attività economiche e alla cura degli spazi pubblici, l’intervento ha previsto il recupero della storica fontana e l’affidamento dell’area giochi adiacente, nonché l’attivazione di un calendario condiviso di eventi – mostre, sagre, iniziative culturali – in collaborazione con i cittadini e le realtà locali, per animare e vivere quotidianamente questi luoghi".
"L’Amministrazione rivolge un plauso al Settore Gestione e Valorizzazione del Patrimonio e del Territorio comunale, e in particolare al dirigente ing. Pasqualino Nicotera, per la sensibilità culturale e la capacità di guidare con rigore e ascolto un percorso amministrativo che ha dato voce ai luoghi, trasformando la valorizzazione del patrimonio comunale in uno strumento di identità e futuro. Un ringraziamento anche ai funzionari coinvolti, nonché ai cittadini e all’Associazione Zangarona, per l’impegno attivo e la generosità con cui hanno contribuito alla riscoperta della propria storia. Zangarona non è più soltanto un nome sulle mappe. È oggi un racconto ritrovato, un luogo che parla con parole nuove e antiche, un itinerario culturale aperto a tutti, che accoglie cittadini, studenti e visitatori nel segno della memoria e della comunità. Una pagina di storia che, tornata visibile, ricuce il passato con il presente, proiettando nel futuro un’identità che non ha mai smesso di esistere".
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