Lamezia, convegno sull’Autonomia Differenziata nella parrocchia “B.M.V. Addolorata”

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Lamezia Terme - Si è tenuto, ieri sera, un dibattito pubblico su “Autonomia Differenziata. La dis-unità nazionale e le preoccupazioni delle Chiese di Calabria” presso il salone della parrocchia “B.M.V. Addolorata” (Pietà) di Lamezia Terme.

L’incontro, voluto e organizzato dal parroco don Emanuele Gigliotti, ha avuto come relatori principali il prof. Alfredo Saladini, presidente della Consulta Aggregazioni Laicali sella Diocesi di Lamezia Terme e l’avv. Mario De Grazia, coordinatore del comitato “Difendiamo la Costituzione”. Il dibattito è stato introdotto e moderato da Pino Mercuri che prendendo spunto dai testi dell’antico testamento ha sollecitato tutti i Cristiani ad essere “Sentinelle del Bene”, per poi testimoniare l’annuncio del Vangelo sempre al servizio del bene comune, della giustizia e della solidarietà tra gli uomini. A seguire stata la relazione del prof. Saladini il quale ha relazionato sul documento della Conferenza Episcopale Calabra “La dis-unità nazionale e le preoccupazioni delle Chiese di Calabria” in cui viene espressa tutta la preoccupazione della Chiesa calabrese sui danni che il disegno di legge Calderoli, se approvato definitivamente, provocherà sulle regioni più deboli ed in modo particolare sulla Calabria. Ha richiamato l’allarme della Commissione episcopale calabra che, “nell’insistere sul fatto che il Disegno di legge scardina i valori costituzionali della solidarietà nazionale, della giustizia sociale  e della sussidiarietà, ha definito quest’iniziativa come la “ecessione dei ricchi”.

L’avv. De Grazia ha tradotto, in termini molto semplici, in cosa consiste l’autonomia differenziata e si è soffermato sugli “aspetti normativi del disegno di  legge, tutt’ora all’esame del parlamento, e di come esso contraddica i principi e lo spirito della Costituzione in ordine all’uguaglianza di tutti i cittadini, indipendentemente da dove nascono o risiedono, a riguardo della salute, dell’istruzione, della cultura, dell’ambiente, del lavoro;ha sottolineato poi come la sua approvazione contribuirebbe ulteriormente all’esodo, verso le Regioni più ricche, della popolazione calabrese che già negli ultimi dieci anni ha riguardato cinquecentomila residenti tra i quali moltissimi giovani”. Al dibattito hanno offerto anche il loro contributo il dott. Peppino Costanzo, presidente diocesano dell’Azione Cattolica e Antonello Di Cello, presidente del Circolo ACLI di Lamezia Terme. Entrambi, nel ringraziare il parroco don Emanuele, hanno espresso la loro condivisione al documento dei Vescovi calabresi, rimarcando come “la Chiesa, lungi dall’entrare nelle contese politiche tra i partiti, sia comunque sempre attenta alle problematiche sociali, soprattutto quelle destinate ad incidere sulla qualità della vita delle fasce più deboli della popolazione”.

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