Lamezia, “Dalle dipendenze alla libertà”: incontro degli studenti del Perri-Pitagora con gli ospiti della Fandango

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Lamezia Terme - La storia di chi ha ripreso tra le mani la propria vita entrando in comunità. La storia di chi continua ogni giorno a fare i conti con la propria dipendenza, di chi cade e si rialza. La testimonianza di chi oggi ha il coraggio di guardare in faccia il proprio passato e dire alle future generazioni che è possibile riprendere in mano la propria vita e la propria libertà. Queste le testimonianze di alcuni ospiti della comunità terapeutica “Fandango”, coordinati dall’assistente sociale della comunità Angelina Ianchello, hanno condiviso con gli studenti delle terze classi della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo “Perri – Pitagora”, nell’ambito di un incontro sul tema della prevenzione delle dipendenze, voluto dal dirigente Giuseppe De Vita, per sollecitare la riflessione dei ragazzi su una realtà che tocca la vita a loro e delle loro famiglie.

“La comunità scolastica, insieme a tutte le altre agenzie educative della società, dalla famiglia alla Chiesa, al mondo del volontariato e del terzo settore, deve costruire un’alleanza a favore dei ragazzi, per prevenire le vecchie e nuove dipendenze, promuovere una cultura che rispetti la vita e incoraggi le nuove generazioni a prendere sul serio il valore della libertà inscindibile dalla responsabilità”, ha detto il dirigente De Vita in apertura dell’incontro in apertura dell’incontro, ribadendo l’impegno quotidiano del Perri-Pitagora sul fronte della prevenzione e della promozione di comportamenti sociali responsabili. Il valore delle relazioni e dell’attenzione all’altro, la possibilità di impegnarsi nel volontariato come argine a quei comportamenti che danneggiano la vita,  è stato posto in evidenza nell’intervento di  Sebastiano Senese, presidente della sezione di San Pietro a Maida dell’Associazione Italiana Donatori di Organo, che ha consegnato ai ragazzi il libro “#Cuori connessi”, iniziativa di sensibilizzazione sui temi del bullismo e del cyberbullismo, nata nel 2016 e realizzata da Unieuro in collaborazione con la Polizia di Stato. Da don Antonio Brando, l’invito ai ragazzi a interrogarsi “su cosa sia veramente la libertà, a non lasciarsi suggestionare dalla falsa idea di una libertà che consiste nel fare quello che si vuole”, mentre il giornalista Salvatore D’Elia ha posto l’accento “sull’importanza di proteggersi da fake news e dall’informazione incontrollata, diffusa a mezzo social, che fa passare messaggi volutamente distorti e antiscientifici sul mondo delle droghe e delle dipendenze”.

Le diverse sfaccettature delle dipendenze, dalla caduta nel “tunnel” ai percorsi per uscirne e ritrovare la propria libertà, sono stati descritti agli studenti dalla dottoressa Ianchello e dagli stessi ospiti della Fandango che hanno risposto alle domande dei ragazzi, lasciandosi andare al racconto sincero delle proprie vite, delle battaglie di ieri e di oggi, alla consapevolezza di una libertà che è obiettivo da conquistare e salvaguardare ogni giorno. Una libertà che, già da ragazzi, non è mai da dare per scontata.

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