Lamezia Terme - Debiti per bollette telefoniche arretrate da 393.406,90 euro e relativa proposta per sanare situazione debitoria. Attori principali da una parte il Comune di Lamezia e dall’altra Telecom Italia. Ora da via Perugini hanno pubblicato la proposta di transazione della situazione debitoria con Telecom a firma del dirigente preposto, l’avvocato Cesare Pelaia. Di seguito, riportiamo l’estratto di quanto proposto ed inoltrato dal Comune per sanare la situazione delle bollette telefonicheopiproposta di definizione della nostra posizione debitoria relativa a crediti per rapporti contrattuali in essere con il nostro fornitore Telecom Italia.
“Con la presente, Vi proponiamo di definire la nostra posizione debitoria, in riferimento agli anni 2013-2014, per servizi di Telecomunicazione da Voi resi, che riconosciamo essere ammontante ad euro € 393.406,90 al 18/06/2014, come da estratto conto allegato, nei seguenti termini.
Provvederemo ad effettuare il pagamento, a saldo del nostro debito, della predetta somma in n.11 rate mensili, alle scadenze di seguito indicate: 77.681,40 euro entro il 01/08/2014; 31.572,55 euro entro il 01/09/2014; 31.572,55 euro entro il 01/10/2014; 31.572,55 euro entro il 01/11/2014; 31.572,55 euro entro il 01/12/2014; 31.572,55 euro entro il 01/01/2015; 31.572,55 euro entro il 01/02/2015; 31.572,55 euro entro il 01/03/2015; 31.572,55 euro entro il 01/04/2015; 31.572,55 euro entro il 01/05/2015; 31.572,55 euro entro il 01/06/2015.
Il mancato nostro rispetto delle presenti pattuizioni e/o il mancato o ritardato pagamento anche di una sola rata, comporterà la decadenza dal beneficio del termine ed il diritto di TI di pretendere l’immediato pagamento dell’ intero credito – oltre interessi moratori dalle singole scadenze, al saggio previsto dalle leggi vigenti nel periodo di mora, e spese - nonché di procedere alla sospensione dei servizi, non costituendo la presente rimessione in termini in ordine alla relativa comunicazione di preavviso già inviata. Resta comunque inteso che: a) il mancato e/o tardivo pagamento dei rendiconti telefonici relativi ai servizi mobili, comprensivi della Tassa di Concessione Governativa, obbligano Telecom Italia alla segnalazione all’Amministrazione Finanziaria dello Stato. Di conseguenza, i pagamenti effettuati dopo la scadenza fiscale (entro la fine del mese di scadenza della fattura), potrebbero comportare, al sottoscritto Ente, addebiti, da parte dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente, delle sanzioni e degli interessi previsti, per i quali Telecom Italia non potrà ritenersi responsabile. Ad ogni buon conto e, al fine di evitare ulteriori aggravi, Telecom Italia provvederà a che le prime rate vengano utilizzate, se possibile, a saldo delle quote di detta tassa; b) in caso di accettazione delle presente proposta, l’accordo dilatorio non costituirà novazione delle obbligazioni precedentemente assunte e non comprenderà il credito per fatture successive a quelle comprese nell’ allegato estratto conto, da pagarsi alla loro naturale scadenza”.
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