Lamezia Terme - Si ferma a salutare la folla che lo accerchia - singole persone, amici, cittadini della propria comunità - il sindaco Paolo Mascaro, nel giorno conclusivo della sua lunga amministrazione. "Oggi l'emozione è troppo grande" dichiara, "tanto da sommergere quasi tutti i ricordi, gli avvenimenti, le tantissime cose che potrei dire di questi anni, splendidi e indimenticabili". Si legge davvero commozione e sincerità nello sguardo del sindaco, che si appresta ad iniziare il suo discorso di fronte ai tanti componenti della sua giunta e del suo consiglio, schierati nelle prime file del Chiostro di San Domenico. E in un Chiostro straordinariamente affollato sono proprio gli assessori i primi a prendere la parola, presentando la figura del sindaco, per come da vicino l’hanno conosciuto, davanti a tutta la comunità.
Presentati dall’assessore allo spettacolo Luisa Vaccaro, si avvicendano al microfono Franco Dattilo, Teresa Bambara, Giorgia Gargano, Gianfranco Luzzo, Luigi Muraca, Tonia Rizzo, Francesco Stella, Antonello Bevilacqua, Sandro Zaffina, e moralmente vicina anche Annalisa Spinelli, assente per motivi familiari. Vengono rimarcati, nel descrivere l’amministrazione Mascaro, “la tenacia e il rigore”, “il superamento degli steccati ideologici”, “la delega assoluta agli assessori”, “il risanamento delle finanze e lo sblocco delle assunzioni”, “la serenità del lavoro di Giunta e l’approvazione all’unanimità di tutte le delibere”, “l’aver lasciato una traccia nella cura dei più fragili”, “il clima positivo unito ai risultati”, “l’essere sempre dovunque per gli altri”, “l’essere folle nel lanciarsi nelle imprese, e l’avercela fatta”.
Il saluto dopo dieci anni d’amministrazione
Porta più volte alla standing ovation il discorso appassionato di Mascaro, che ripercorre “come in un film” dieci anni d’amministrazione. “Quando sono salito per la prima volta sul palco del Grandinetti il 13 marzo del 2015, di fronte a un pubblico numeroso”, racconta, “ho chiesto al Signore di darmi la forza di ripagare tanto entusiasmo, e credo che quella forza mi sia stata data”. Da qui un lungo excursus: dalla crisi economica del 2015 che lo spinge ad entrare in campo, allo sventato tentativo di chiusura del Tribunale della città, alla vicenda ICOM, alla situazione tragica del predissesto cui ha dovuto far fronte da amministratore, fino alla rinascita della Lamezia Multiservizi, oggetto di ringraziamento insieme alla Lamezia Europa, al rinnovo dell’illuminazione e dei trasporti pubblici, degli scuolabus, all’impennata della raccolta differenziata passata dal 32% al 66%, all’approvazione del psc come prima città della Calabria, allo sblocco delle assunzioni, all’affidamento dei beni confiscati, alla valorizzazione dell’area industriale e di contrada Rotoli, alla vittoria del bando nazionale che ha coinvolto i 22 comuni del comprensorio, ma anche dei molti bandi che hanno consentito alla città di salire sul treno in corsa del pnrr. E soprattutto, alla vittoria enorme del lavoro di squadra che ha permesso di risanare il bilancio comunale.
Fortissimo il ringraziamento ai consiglieri, a tutto lo staff del comune “dai dirigenti agli usceri”, alle Forze dell’Ordine, e un grazie particolare ripetuto più volte ai ragazzi della Lucky Friends. “Mi sono entusiasmato di un’idea”, ha detto in uno degli snodi cruciali del discorso, “Facciamo in modo che lo facciano anche i nostri ragazzi: che si entusiasmino delle idee e dei sogni, perché se non si sogna non c’è vita. E i sogni possono stravolgere il destino di una terra. Diamo coraggio a questi ragazzi, insegniamo loro che si può cambiare”. Un invito finale alla futura amministrazione affinché “difenda fino all’ultimo centesimo dei 200 milioni del Pnrr: il 3% delle opere programmate sono già state realizzate, il resto è affidato a chi verrà dopo di noi”.
Giulia De Sensi
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