Lamezia Terme – Cinque infermieri in servizio all’ospedale di Lamezia Terme per alcuni anni sarebbero stati demansionati, costretti – a causa delle carenze di organico – a svolgere attività non rientranti nelle proprie funzioni. Da qui una causa al tribunale del Lavoro assistiti dall'avvocato Alessandro Cortese che, nei giorni scorsi, si è espresso e ha condannato l’Asp di Catanzaro al pagamento del risarcimento del danno ai cinque infermieri.
La vicenda prende avvio nel 2011, secondo i cinque operatori sanitari in servizio all’ospedale Giovanni Paolo II sarebbero “stati costretti a svolgere mansioni ausiliarie – spiegano direttamente dall’Asp nella determina dirigenziale che liquida le spese - di igiene personale dei pazienti e di assistenza generica agli stessi, nonché servizi di segreteria di reparto, ascrivibili alla figura dell’operatore socio-sanitario”. Ne è nato il giudizio davanti al giudice del lavoro che nei giorni scorsi ha depositato la sentenza quantificando in circa 95mila euro il danno complessivo che ora dovrà essere risarcito ai cinque infermieri lametini.
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